Proseguono le indagini: al momento nessun indagato.
E’ stata eseguita questa mattina l’autopsia sul corpo di Silvio Anzola, il manager milanese deceduto venerdì scorso nella grotta della Scaletta. Dopo l’esame la salma è ripartita per Milano. Anche in questo caso, come per Mauro Cammardella e Mauro Tancredi, la causa del decesso è l’annegamento. Il corpo del 58enne era stato recuperato dopo sette giorni di ricerche in una zona piuttosto distante dal cunicolo in cui domenica scorsa erano stati recuperati i corpi di Mauro Cammardella e Mauro Tancredi. Dopo il decesso si è verificato un galleggiamento dovuto alla formazione di gas nel corpo del sub disperso, che lo ha condotto in una zona della grotta con il soffitto più alto, a circa 40 metri di profondità. Ieri mattina il corpo è stato estratto dalla grotta, e a bordo della motovedetta della guardia costiera è stato portato sul porto di Palinuro per raggiungere la sala mortuaria del San Luca.
Con il recupero di Anzola gli investigatori avranno finalmente tutti gli elementi utili per ricostruire che cosa è realmente accaduto venerdì mattina. «Ora è possibile lavorare – dice il Procuratore Capo Giancarlo Grippo – senza i dati del computer di Anzola sarebbe stato impossibile ricostruire che cosa è accaduto venerdì mattina». Il contenuto dei computer da polso dei tre sub posti sotto sequestro sarà analizzato dalla guardia costiera. La polizia giudiziaria inizierà a lavorare a inizio settembre, subito dopo l’affidamento dell’incarico da parte del sostituto Palumbo. I risultati, probabilmente, si avranno entro un paio di mesi. Uno dei tre computer dovrà essere inviato alla casa madre. Al momento non c’è nessun iscritto nel registro degli indagati. «Stiamo lavorando – assicura Grippo – in attesa di avere i risultati dei computer che ci diranno solo il tragitto effettuato dai sub. Abbiamo raccolto, anche attraverso testimonianze tutti gli elementi utili all’inchiesta. É chiaro che se le indagini dovessero portarci a responsabilità da parte di uno dei sub deceduti sarà impossibile procedere. Ma c’è anche la possibilità (al momento astratta) che il lavoro di polizia giudiziaria possa evidenziare responsabilità di altre persone. Cammardella e Tancredi, i primi due sub recuperati, sono morti per annegamento. Venerdì mattina il gruppo di sette persone del diving Mauro sub ha segnalato l’uscita alla capitaneria di porto, nessun accenno alla grotta della scaletta. Quattro effettuano l’immersione nelle parete, i tre amici sfidano cunicoli e anfratti. Cammardella e Tancredi sarebbero stati ritrovati vicini, pare che fossero faccia a faccia, posizione che farebbe pensare che uno dei due stesse tornando indietro. Anzola é stato recuperato lontano dagli altri due sub. Situazione, che a questo punto, aprirebbe diverse ipotesi.