Cibo, artigianato, laboratori musicali e mostre dedicate alle tradizioni che da sempre hanno caratterizzato l’area cilentana. Si apre il sipario sulla “Festa del Fico Bianco” che si terrà dal 25 al 27 agosto 2016 ad Ortodonico, frazione collinare del comune di Montecorice, grazie all’impegno della Pro Loco Ortodonico Cilento, con l’obiettivo di far scoprire antiche tradizioni rurali di quest’area del Cilento Antico. All’ombra della torre longobarda, nel cuore del borgo medioevale che già da qualche anno ospita la festa, il fico bianco del Cilento, prodotto Dop del territorio, sarà il principe a tavola delle tre serate, portando il visitatore alla scoperta di piatti unici nel loro genere, preparati elusivamente con i fichi. Quest’anno, inoltre, si svolgerà anche una gara di cucina “A Tavola col Fico”, a cui potranno partecipare ristoratori, chef in erba ed anche semplici appassionati di cucina. Tutte le ricette verranno inserite in un libro con il profilo di tutti i partecipanti (per le adesioni si può scrivere una mail all’indirizzo ortodonico@gmail.com). Per gli amanti della musica tradizionale, la “Festa” si pone anche quale possibilità per compiere un viaggio nel passato per accumulare informazioni ed esperienze legate ad attività artigianali molto diffuse in passato nell’area del Cilento Antico, ossia la costruzione di strumenti sonori di varia natura: dal giocattolo sonoro allo strumento musicale cromatico, dall’idiofono allo strumento sonoro rituale. Questi dispositivi sonori nascevano sia dalle abili mani di qualificati artigiani che da quelle più rudi di cittadini dediti alle attività agropastorali. In questa ottica, nei tre giorni, dalle 17:30 alle 19:30, si terranno dei laboratori musicali curati dal maestro liutaio Alfonso Toscano del “Laboratorio F.lli De Luccia”. Il progetto, già nato alcuni mesi fa proprio ad Ortodonico ad opera della Pro Loco, è intitolato ai fratelli De Luccia di Casigliano di Sessa Cilento (Sa) che nel secolo scorso, da modesti artigiani del Monte Stella, solcarono l’oceano portando il loro talento, la loro perizia ed operosità in America, dove ancora oggi i loro strumenti musicali sono considerati oggetti di pregio. Il “Laboratorio F.lli De Luccia” nasce come un veicolo che, viaggiando nel tempo e nello spazio offre, ai giovani viaggiatori che vi salgono, attraverso un programma di apprendimento incentrato sul metodo della trasmissione orale, la possibilità di poter osservare e ricevere stimoli che altrimenti non arriverebbero ai loro sensi. Spazio anche all’arte con una mostra gratuita, unica nel suo genere, nata per appassionare il visitatore, ricordare e sottolineare la sacralità del grano e di quanto, nella cultura cilentana, ruota attorno al cardine acqua-farina, dal gesto quotidiano della panificazione a quello eccezionale del rito e della festa, momento magico in cui la farina diviene prima forma e poi sostanza. “Festa Farina Forma – Storie di Cibo” è, infatti, un’esposizione itinerante di oggetti originali d’epoca, riprodotti e di libera interpretazione, che intende ricordare i diversi aspetti dell’utilizzo della forma e del segno nella storia dell’alimentazione e nella tradizione agropastorale e urbana, coinvolti nel quotidiano dai racconti di scrittori ispirati dagli oggetti stessi. Lo spazio espositivo sarà allestito nella piazza antistante il palazzo Amoresano ed aperta gratuitamente al pubblico dalle 20 alle 24 nei tre giorni della manifestazione. Nell’ottica di conservazione e di valorizzazione delle antiche tradizioni cilentane prende vita anche il progetto “Cilentum Design”. Tale iniziativa, che vede il designer Francesco Morfini al fianco della Pro Loco Ortodonico Cilento, nasce con l’intento di riciclare vecchi oggetti della tradizione contadina e trasformarli in complementi d’arredo. Per la “Festa del Fico Bianco”, ci sarà la possibilità di vedere in anteprima dei lavori di design del progetto, come ad esempio una sedia realizzata con i friscoli, grossi dischi in fibra che venivano utilizzati nel processo di produzione dell’olio. Per i visitatori, ci sarà la possibilità di ordinare gli oggetti d’arredo direttamente alla Pro Loco, che poi saranno realizzati dagli artigiani della stessa. “Questa festa, – spiega il presidente Paolo
Menza – nata già nel lontano 1986 su iniziativa dell’allora associazione Museo della Civiltà Contadina, è finalizzata a trasmettere ai giovani le antiche tradizioni di quest’area del Cilento Antico, che spaziano dal cibo all’artigianato e senza tralasciare l’innovazione, il tutto finalizzato allo sviluppo sociale del territorio. Nonostante le molteplici difficoltà, dovute soprattutto all’assenza di finanziamenti per manifestazioni come la nostra legate all’artigianato rurale, abbiamo compiuto uno sforzo e ci siamo avventurati in questo progetto perché crediamo nella rinascita dell’artigianato in chiave moderna, vero motore di un economia che è scomparsa, legando così il turismo costiero al turismo rurale dei borghi dell’entroterra. Inoltre, stiamo collaborando con svariati partner, tra cui la Pro Loco S.Mango Piemonte con il loro progetto “Gustannurca” incentrato tutto sulla Melannurca Campana. Con il presidente Nicola Vitolo abbiamo, infatti, avviato l’anno scorso una proficua collaborazione finalizzata alla valorizzazione della biodiversità campana, in una prospettiva di costruzione di una rete di manifestazioni d’eccellenza”.