Castellabate, venerdì intitolazione di una piazza ai Caduti di Kos

La cerimonia è fissata per le ore 19.30 nel centro storico

Di Comunicato Stampa

La cerimonia è fissata per le ore 19.30 nel centro storico

Nel centro storico di Castellabate verrà intitolata una piazza ai Caduti di Kos. Il raduno è previsto venerdì 19 Agosto alle ore 19:30 presso il largo adiacente Palazzo Rossi (ex Forziati), seguirà la cerimonia di intitolazione con lo scoprimento della targa e la benedizione. Hanno definito quella di Kos la «tragedia dimenticata» perché non ha avuto la cassa di risonanza di altri crimini di guerra. Venne perpetrato dall’esercito tedesco ai danni del Regio Esercito italiano terminata la battaglia di Kos, svoltasi nell’omonima isola greca nell’ambito della campagna del Dodecaneso, il 4 Ottobre 1943 circa un centinaio di ufficiali italiani vennero fucilati in rappresaglia alla resistenza offerta durante gli scontri. La volontà di intitolare una piazza del centro storico ai Caduti di Kos nasce anche dallo stretto legame che ha con il tragico evento un cittadino di Castellabate, Antonio Cardinale nipote di Vincenzo Cardinale, unico tra i caduti di Kos originario della Provincia di Salerno, originario del Comune di Montesano sulla Marcellana. Saranno presenti alla cerimonia autorità militari, civili e religiose: il colonnello Pietro Giovanni Liuzzi, Presidente del Comitato “Caduti di Kos”, il professor Giuseppe Rinaldi, Sindaco di Montesano della Marcellana e Giuseppe Aromando il Direttore del Museo Civico di Montesano sulla Marcellana impegnato nella ricerca storica sul tragico evento. «Uno spazio centrale del nostro borgo che si affaccia su uno scorcio suggestivo», precisa il Consigliere con delega alla Toponomastica Maria Cristina Cardullo: «Un grande onore per Castellabate poterlo intitolare alla memoria dei Caduti di Kos». Il sindaco Costabile Spinelli sulla decisione di intitolare così il largo: «Il centro storico di Castellabate avrà la una piazza intitolata ai Caduti dimenticati di Kos, un dovere civile, morale e culturale tenere viva la memoria di un così tragico evento».

 

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