“Chi racconta un Cilento arretrato può venire qui a vedere che cosa ha significato investire risorse pubbliche”
E’ stata inaugurata sabato “Vola Laurino – Il salto nel Cilento”, un vero e proprio salto nel vuoto che permetterà ai più temerari di provare l’ebbrezza del volo, assicurati ad un sistema di cavi di acciaio, sospesi ad una altezza compresa tra i 400 e 500 metri sopra le gole del fiume Calore, partendo dal declivio del più importante monte cilentano, il Cervati, fino a raggiungere il centro del paese, coprendo così, in un minuto, la distanza di 600 metri.
Una iniziativa che garantirà anche ad un’area interna un maggior afflusso turistico e che dimostra come il Cilento possa riemergere scrollandosi di dosso l’etichetta di area arretrata. Proprio questo è in sintesi il concetto espresso dal deputato Pd Simone Valiante a margine della cerimonia inaugurale della zip line.
“VolaLaurino appena inaugurata con la emozionante disciplina del volo dell’angelo in uno dei luoghi più suggestivi della Valle del Calore, con i nuovi e straordinari percorsi naturalistici e la ristrutturazione del Convento di Laurino divenuta vera e propria dimora di charme – ha spiegato il Parlamentare cilentano – e’ stato per me ieri mattina una straordinaria conferma”.
“Chi racconta un Cilento arretrato dove per anni si sono buttate inutilmente risorse pubbliche – ha evidenziato – può venire qui a vedere che cosa ha significato investire risorse pubbliche per recuperare un patrimonio culturale ed ambientale, grazie al quale oggi tanti ragazzi di Laurino vivono e lavorano”. “Chi non ricorda il Cilento anonimo, soprattutto il Cilento più interno ed abbandonato anche solo di venti anni fa – evidenzia Valiante – scopre una terra diversa giorno per giorno, dove se si riesce a sfruttare al meglio il patrimonio recuperato, si crea lavoro e si offre un pacchetto turistico, che integrato alle bellezze della costa, ci rende unici”.
Infine dal Parlamentare Dem un invito alla Regione Campania affinché doti di una infrastruttura più adeguata il territorio. Per l’area degli Alburni e del Calore, in particolare, forte è l’esigenza, “oltre alla manutenzione delle strade, della costruzione della Fondovalle Calore”.