Al termine di un’attività di indagine i carabinieri hanno tratto in arresto un 60enne.
Scoperta ulteriore piantagione di canapa indiana dai Carabinieri della Compagnia di Agropoli, diretta dal Capitano Francesco Manna, che nella mattinata del 29 luglio, a Giungano, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti hanno tratto in arresto F.G., 60/enne del luogo, poiché responsabile di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di “canapa indica”. I militari della Stazione CC di Capaccio Scalo, in collaborazione con il dipendente N.O.R., al termine di attività d’indagine condotta d’iniziativa e finalizzata a stroncare il predetto fenomeno nella piana di Paestum e territori limitrofi, nel corso della mattinata eseguivano una perquisizione locale a carico del prevenuto, in un giardino di pertinenza ed attiguo all’abitazione dello stesso, in località “San Giovanni” del citato comune, e nel corso delle operazioni rinvenivano 25 piante di cannabis indica alte circa 1,5/1,7 mt (nelle foto), nonché 14 rami in avanzato stato di essiccazione. L’uomo, un insospettabile, aveva realizzato una piccola coltura nei pressi della propria abitazione, particolare che non è sfuggito ai militari della citata Stazione, agli ordini del Luogotenente Serafino Palumbo, che dopo un attento servizio di osservazione hanno fatto accesso nella proprietà dello stesso procedendo al sequestro di quanto recuperato.
Le piante e la sostanza rinvenute, una volta repertate, sono state inviate presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale CC di Salerno per gli esami quantitativi e qualitativi al fine di riscontrare il principio attivo e le dosi che sarebbero state ricavate dalla sostanza.
L’arrestato su disposizione della Procura della Repubblica di Salerno è stato condotto presso il proprio domicilio, in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo che sarà celebrato questa mattinata presso le aule del Tribunale salernitano.
Proseguono i mirati servizi tesi a contrastare il particolare fenomeno lungo tutta la fascia costiera cilentana e la piana di Paestum.