Il Maestro Alfonso Mangone, artista di fama internazionale, omaggia la Stazione Carabinieri del suo paese d’origine di quattro opere celebrative della Benemerita.
ALTAVILLA SILENTINA. 4 le opere d’arte che il famoso artista, Alfonso Mangone, dona alla locale Stazione Carabinieri di Altavilla Silentina.
In occasione del 202° Annuale di fondazione dell’Arma ed in seguito alla ristrutturazione dei locali che ospitano la locale caserma, il Maestro Mangone rende omaggio ai carabinieri di Altavilla Silentina con 4 opere celebrative della Benemerita Arma dei Carabinieri. Un generoso atto, quello dell‘artista, che ha in sé il senso della riconoscenza, gratitudine, ringraziamento per tutto ciò che i militari dell’Arma svolgono nel quotidiano per tutelare e proteggere la cittadinanza.
La stazione dei carabinieri di Altavilla Silentina, comandata dal maresciallo Massimiliano Mirra, si arricchisce ed abbellisce di opere d’arte, realizzate da Alfonso Mangone, un artista locale il cui nome è conosciuto a livello internazionale, che fungono da valore aggiunto all’opera dei militari che, nel quotidiano, percorrono la via di fedeltà alle Istituzioni e di servizio alla collettività. Un omaggio dovuto, voluto, ma sicuramente offerto e mosso da profonda stima di Fernando Alfonso Mangone per i carabinieri di Altavilla.
Il Maestro Mangone nasce nel 1958 ad Altavilla Silentina.
Adolescente rivela un interesse precoce e carico di talento naturale per il linguaggio delle arti visive, tanto che inizia ad appassionarsi alla storia dell’arte sfogliando vecchi libri e ricopiandone le illustrazioni.
Alla fine della Scuola Media si iscrive al Liceo Artistico. Ammesso all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, si trasferisce nel 1977 all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro dove segue il corso di pittura del Prof. Gianni Pisani.
Consegue il Diploma nell’anno accademico 1980/1981, magna cum laude.
Dal 1978 al 1989 coltiva il suo impegno artistico tra Firenze e Roma, istaurando rapporti di collaborazione con numerosi intellettuali, artisti, critici d’arte e galleristi italiani e stranieri. Negli stessi anni, Mangone avvia una intensa attività espositiva in gallerie e spazi pubblici nazionali e internazionali. Nel 1989 si trasferisce in Olanda, dove l’artista vive una fase di frenetica attività creativa ed espositiva in diverse città come L’Aia, Amsterdam e Groningen. Degna di nota, fra le altre, è la serie di mostre realizzate presso l’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam, fra il 1992 e il 1993, a cura di Aldo Braibanti e Barbara Tosi. Nel periodo olandese, che si protrae fino al 1995, realizza anche numerosi murales in spazi pubblici e privati come metropolitane, teatri, discoteche, parchi.
Fra gli altri gli vengono commissionati interventi da Stad-Kunst, Greenpeace, Amnesty International e da numerosi gruppi teatrali e musicali.
Nel 1995 si trasferisce a Berlino dove continua la sua intensa attività pittorica ed artistica. Questi anni di randagismo e di vita sregolata, ma ricca di ricerca e di sperimentazione, finiscono l’anno successivo con il ritorno alle radici mediterranee. Il rientro in Italia e, ancor più nella nativa Altavilla, segna l’inizio di una nuova fase di studio e di sperimentazione, che si concentra essenzialmente su due tematiche: la città e la rivisitazione del mito greco
dal 1997-2000 Mangone avvia un’intensa collaborazione con la multinazionale Heineken-Italia, realizzando una serie limitata di bicchieri per la Stella Artois raffiguranti scorci di Bruxelles e di altre città del Belgio e una collezione di quadri ad olio e in tecnica mista inseriti nei locali Heineken Green Stage. In anni più recenti, Mangone approfondisce il suo percorso di ricerca pittorica realizzando svariate mostre personali e collettive a Milano, Venezia, Paestum, Salerno, Positano, Groningen, Roma, Torino e Napoli. Nel luglio 2013, in occasione del 70° anniversario del bombardamento di Roma, partecipa personalmente alle attività commemorative celebrate nel complesso della Basilica di San Lorenzo grazie al progetto Sagomé, nato nel 2007 sotto il patrocinio dell’Unicef e sostenuto da PrinceArt in collaborazione con la fondazione Don Luigi Di Liegro.
Durante l’evento commemorativo, celebrato alla presenza del Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità Papa Francesco per la Diocesi di Roma, l’artista dona a Papa Francesco un ritratto dal titolo Il “Passaggio” raffigurante le immagini di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco