Anche gli studenti del Vallo di Diano potranno usufruire dell’abbonamento gratuito per raggiungere scuole o università.
Dal prossimo 20 luglio gli studenti della Campania avranno la possibilità di presentare domanda per abbonamenti annuali gratuiti di trasporto pubblico locale. Possono usufruire di questo beneficio tutti gli studenti residenti in Campania di età compresa tra gli 11 e i 26 anni compiuti. Essi dovranno essere iscritti alla scuola secondaria di primo e secondo grado (medie e superiori) o all’università; la distanza casa-scuola deve essere superiore a 1,0 km e la certificazione ISEE non deve essere superiore a € 35.000.
Per presentare domanda ci si potrà registrare sul sito del Consorzio UnicoCampania (www.unicocampania.it) nella sezione dedicata, dove sarà possibile compilare e stampare il modulo di richiesta. Per i minorenni, la registrazione dovrà essere effettuata da un genitore o da un tutore. Gli abbonamenti, contrariamente a quanto precedentemente previsto, varranno anche per chi usufruisce di mezzi di trasporto di ditte non consorziate. In questo caso la modulistica va consegnata direttamente presso gli uffici/biglietterie delle stesse.
Anche gli studenti del Vallo di Diano, dove la totalità delle ditte non sono consorziate consorziate potranno richiedere le agevolazioni sui trasporti. Sul caso era intervenuto anche il Codacons che aveva evidenziato possibili discriminazione per gli utenti del Vallo di Diano. Ora, però, l’associazione dei consumatori, tramite il responsabile Roberto De Luca, si appella alle aziende di trasporti pubblici del territorio. “Queste ditte – spiega – per mettere in atto un’astuta strategia aziendale, dovrebbero venire fuori con inviti a presentare domanda. Anzi, dovrebbero spiegare ai cittadini del Vallo dove possono essere trovati gli uffici che accettano la documentazione e offrire, qualora ne avessero il modo, assistenza ai genitori nella compilazione dei moduli”. “Invece tacciono – accusa De Luca – a pochi giorni dal 20 luglio, anche sulle preziose notizie che essi apprendono direttamente dai tavoli a cui affermano di sedere”.