Il dott. Adriano De Vita ricopre il doppio incarico di direttore presso l’ospedale di Vallo della Lucania e quello di Roccadaspide. Situazione illegittima secondo la Uil.
Con una nota inviata ai vertici dell’Asl Salerno, la Uil ha chiesto la revoca dall’incarico del commissario sanitario degli ospedali di Roccadaspide e Vallo della Lucania Adriano De Vita. Quest’ultimo, secondo Biagio Tomasco, segretario Uil, occuperebbe il ruolo impropriamente.
“Difatti – spiega Tomasco – il dott. De Vita, nel 2012, veniva inquadrato come direttore sanitario del PO di Roccadaspide. Nel gennaio dell’anno 2014 veniva assegnato alla direzione sanitaria del PO San Luca di Vallo della Lucania. A partire dal mese di febbraio 2014 cominciano a circolare documenti che riportano la dizione di direttore sanitario sostituto in capo al dott. De Vita, che sostituisce di fatto il direttore sanitario titolare, il dott. Pantaleo Palladino, all’epoca assegnato in staff alla direzione generale della ASL Salerno.Quindi a partire dal febbraio 2014 ed a tutt’oggi, il dott. De Vita ha ricoperto la carica di direttore sanitario sostituto tanto nel plesso di Roccadaspide, quanto in quello di Vallo della Lucania”. Tuttavia nell’agosto 2015 Palladino ha terminato il suo incarico all’ASL Salerno, rientrando a Vallo della Lucania e “ponendo in essere le condizioni utili a far terminare l’incarico di sostituto a De Vita.
Nel novembre 2015, Palladino veniva posto in quiescenza “Eppure – spiegano dalla Uil – alla data odierna, non risulta in atti alcuna deliberazione che inquadri il dott. De Vita Adriano quale direttore sanitario sostituto nel PO di Vallo, nel mentre lo stesso continua a firmarsi come direttore sostituto e continua il suo servizio quale direttore sanitario presso il PO di Roccadaspide”.
Di qui, considerato che non è previsto “che un dirigente possa essere assegnato contemporaneamente a due diverse macrostrutture” si chiede la revoca dell’incarico in quanto secondo la Uil la “si palesa situazione chiaramente illegittima e tendenzialmente foriera di annullamento di tutti gli atti prodotti dal dott. De Vita”.