Irregolarità nell’assunzione dei vigili: cadono le accuse a carico del sindaco Pisani e degli altri coinvolti

Il gip del Tribunale di Vallo della Lucania, su richiesta del Pm ha deciso di archiviare il caso.

Di Redazione Infocilento

Il gip del Tribunale di Vallo della Lucania, su richiesta del Pm ha deciso di archiviare il caso.

POLLICA. Il giudice per le indagini preliminare del Tribunale di Vallo della Lucania, Valeria Campanile, ha archiviato su richiesta del Pubblico Ministero il procedimento a carico del sindaco di Pollica Stefano Pisani e di altri amministratori, ex amministratori e personale dell’ente, su presunte irregolarità nelle assunzioni dei vigili.
I fatti risalgono allo scorso: dalle indagini condotte dai carabinieri del centro cilentano e coordinate dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania emerse l’ipotesi che il comune avesse prorogato illegittimamente il contratto a due vigilesse procurandogli un ingiusto vantaggio e non rispettando le graduatorie degli altri aspiranti agenti.

Dopo circa un anno il Gip, già nella fase preliminare, ha archiviato il caso poiché non è stato commesso alcun reato. Soddisfatto il sindaco Pisani: “anche questa volta, come sempre, la giustizia dopo aver fatto il suo corso ha dimostrato la nostra onesta”.  “Grazie alla Magistratura e ai Carabinieri di Pollica – ha aggiunto – che scrupolosamente proseguono il loro lavoro, a loro dico andate avanti, ma grazie soprattutto al Vice Segretario del Comune di Pollica Giuseppe Petillo che con sacrifico vero, abnegazione e competenza, prosegue il suo lavoro senza sosta, all’avv. Antonio La Greca artefice della giusta conclusione ed infine grazie a tutti quei ragazzi che con il loro lavoro stagionale e/o a tempo determinato sostengono senza mai risparmiarsi l’azione soprattutto dei piccoli comuni… spesso con il miraggio di un posto fisso”.

Nell’indagini erano finiti il sindaco Pisani, gli assessori Carla Ripoli e Gennaro Schiavo, l’ex assessore Angelo Vassallo, il vice segretario comunale e le due vigilesse.

Condividi questo articolo
Exit mobile version