Dopo la spiaggia della Marina anche quella nei pressi del Lido Venere ospita una montagna di alghe.
AGROPOLI. Le spiagge dovrebbero essere la principale risorsa turistica della città, invece negli ultimi anni le condizioni del litorale agropolese sono lentamente peggiorate. Gli unici tratti di costa completamente fruibili sono quelli di Trentova e il Lungomare San Marco. Critiche, invece, le condizioni delle spiagge libere della Marina, del Lido Venere e del Lido Azzurro. Se nel primo caso il problema è ormai cronico, con la presenza di un accumulo di posidonia a ridosso della rupe che deturpa uno degli angoli più suggestivi della città, al Lido Venere la situazione è degenerata quest’anno. Anche lì, infatti, i bagnanti lamentano la presenza di una montagna di alghe che oltre ad occupare parte del tratto di spiaggia libera rappresenta anche una pessima immagine per la città. Quanto al Lido Azzurro i problemi risultano addirittura più complessi: la barriera artificiale creata nella baia non solo non ha risolto il problema dell’erosione ma ha anche determinato accumuli di posidonia e lo stagnamento delle acque. Fenomeni, questi, che determinano un cattivo odore nell’aria avvertito anche a chilometri di distanza. Per Agropoli la stagione estiva 2016 rischia di essere tutt’altro che esaltante e già si pensa al 2017. L’augurio dei cittadini è che l’amministrazione comunale avvii gli interventi per creare delle aperture nella barriera antierosione del Lido Azzurro che permetta il riciclo delle acque e soprattutto che trovi una soluzione per la posidonia spiaggiata che ormai viene accumulata indiscriminatamente sulle spiagge che si trasformano in vere e proprie discariche a cielo aperto.