I professionisti protestano per lo scarso budget. Saltano le principali gare in programma in Cilento.
I maggiori quotidiani sportivi italiani puntano i riflettori sul Cilento ed in particolare su Casal Velino. Questa volta, però, non per un grande evento sportivo quanto per il primo grande sciopero in Italia degli atleti di beach volley. Nel week end, infatti, si sarebbe dovuta disputare nel centro cilentano una delle tappe del campionato italiano di volley su spiaggia. Nele prime gare, quelle che hanno visto gareggiare i più giovani, tutto è si è svolto regolarmente. Poi, quando in campo sarebbero dovuti scendere i professionisti, ecco i forfait. “Delle coppie iscritte al torneo maschile le prime 7 del tabellone principale (quindi tutte le migliori) si presentano in campo e danno forfait incassando un doppio 21-0 lasciando andare avanti chi invece ha deciso di non aderire alla protesta”, scrive La Gazzetta dello Sport. Alla base della protesta, destinata a proseguire anche nelle prossime tappe del campionato, “Il montepremi per ogni tappa che si è progressivamente eroso: prima 10 mila, 6, 5, fino a 3000 delle tappe attuali – dicono i beacher italiani – Senza considerare che non abbiamo più l’ospitalità nelle varie tappe… A fronte del fatto che l’interesse per la disciplina sportiva è in certamente in crescita”. A Casal Velino, inoltre, non si è visto alcun rappresentante del Consiglio Federale. Il tutto avviene dopo che la disciplina ha vissuto una stagione esaltante considerato che il beach italiano ha portato alle Olimpiadi di Rio 3 coppie sulle quattro disponibile.