È un dato di fatto: il mercato del lavoro in Italia, così come nel resto del mondo, si evolve sempre più velocemente e riuscire ad orientarsi con successo tra la miriade di possibilità di formazione disponibili non sempre è facile.
Fino a non molto tempo fa, il conseguimento di un titolo di studio di prestigio, come una laurea, era un traguardo più che sufficiente ad assicurare una buona posizione lavorativa e un’adeguata retribuzione mentre, oggi, le cose sembrano essere molto cambiate.
Nonostante la corposa riforma del lavoro introdotta all’inizio dello scorso anno (il famoso Job Acts), sono soprattutto i giovani ad incontrare grandi difficoltà quando si tratta di fare il proprio ingresso nel mondo del lavoro e, paradossalmente, sono propri i ragazzi in possesso dei titoli di studio di livello più elevato ad essere maggiormente interessati dalla piaga della disoccupazione.
Di certo, il sistema universitario italiano si trova di fronte ad una fase di profonda crisi: a fronte del crescente timore della scarsa spendibilità dei titoli di studio di terzo livello, il numero dei nuovi immatricolati ai vari corsi di laurea continua a diminuire di anno in anno. Analizzando un arco temporale di 10 anni, si scopre che le matricole sono passate dalle 338mila unità del 2003 alle 270mila del 2013, con un vertiginoso calo del 20%.
Alla base del crollo degli iscritti nelle università italiane non ci sono solo i dubbi dei più giovani sull’effettiva utilità della laurea, ma anche le oggettive difficoltà delle famiglie che si trovano a dover sostenere spese sempre più ingenti per consentire ai figli di proseguire gli studi, unitamente ad un dato di fatto incontrovertibile: l’Italia è un paese in cui la crescita demografica risulta essere bloccata da decenni e il numero dei 19enni, negli ultimi 30 anni, è diminuito addirittura del 40%.
La situazione attuale rischia di ripercuotersi molto negativamente sull’economia nazionale in assenza di valide politiche volte a promuovere il diritto allo studio e a incentivare i più giovani a proseguire il loro percorso formativo anche dopo il diploma di maturità.
I dati parlano chiaro: già oggi, gli under 35 in possesso di una laurea, in Italia, sono solo il 22% del totale, contro una media dei paesi dell’OCSE che invece raggiunge il 37%.
La mancanza di figure professionali in possesso di una formazione specialistica di alto livello rischia di compromettere la competitività delle aziende italiane, che con il passare degli anni saranno condannate ad incontrare sempre maggiori difficoltà nel reperimento delle giuste figure professionali e che, inevitabilmente, si troveranno a soccombere sotto i colpi della concorrenza internazionale.
La fuga dei giovani italiani appare paradossale sopratutto quando si prendono in considerazione i dati relativi ai tassi di occupazione e alle retribuzioni medie delle persone in possesso del titolo di dottore.
In un’analisi pubblicata lo scorso anno da Almalaurea, emergeva che negli anni a cavallo della crisi economica, dal 2007 al 2014, il tasso di occupazione dei laureati ha superato quello dei diplomati staccandolo di 8,7 punti percentuali. Inoltre, i dati complessivi relativi al tasso di occupazione ad un anno dal conseguimento del titolo rivelano che ad aver trovato un impiego è il 66% dei laureati triennali e il 70% di quelli magistrali. La crescita non riguarda solo il numero di occupati, ma anche la retribuzione media dei neolaureati, che si attesta attorno ai mille euro.
Il vero problema degli atenei italiani, come più volte sottolineato da molti analisti ed esperti del settore, è la mancanza di un filo diretto con il mondo del lavoro: i giovani neolaureati, pur essendo in possesso di una preparazione teorica invidiabile, spesso peccano sul versante delle abilità pratiche e della capacità di affrontare le dinamiche di un vero contesto imprenditoriale immediatamente dopo aver terminato gli studi.
Fortunatamente, oggi esistono molte interessanti possibilità che consentono di colmare questo gap e mettere davvero a frutto il titolo di studio faticosamente conquistato: i master post-laurea, da questo punto di vista, rappresentano uno strumento eccezionale e, non a caso, una delle vie più semplici per accedere rapidamente ad una posizione di prestigio dopo aver conseguito la laurea triennale o magistrale.
Le caratteristiche dei corsi di master
I master possono essere considerati come la risposta alla necessità delle aziende di attingere ad una forza lavoro già altamente professionale e formata, non solo dal punto di vista teorico, ma anche pratico.
Generalmente, si usa distinguere tra master di I livello, riservati a tutte le persone in possesso di una laurea triennale o di un titolo di studio equivalente e i master di II livello, rivolti invece a chi ha conseguito un titolo di studio quinquennale oppure una laurea magistrale.
Ad erogare i corsi sono sia i grandi atenei che gli istituti e le business school private, che spesso consentono l’accesso ai master non solo ai laureati ma anche ai professionisti che hanno maturato una lunga esperienza nel settore di riferimento.
Caratteristica fondamentale dei corsi di master è la forte connotazione pratica degli insegnamenti, che è sempre orientata all’acquisizione di un know how tecnico di qualità e immediatamente spendibile nel mondo del lavoro. L’acquisizione di competenze sempre più specifiche, infatti, è considerata in maniera unanime la strategia migliore per assicurasi una buona posizione lavorativa, ma anche per aver accesso agli scatti di carriera e mantenere un profilo professionale sempre aggiornato nonostante il passare degli anni.
La scelta del master deve ovviamente essere effettuata sulla base del proprio percorso di studi e del tipo di ruolo al quale si ambisce.
Per i dottori in maniera umanistiche, come ad esempio i laureati in lettere e filosofia o in psicologia, che, purtroppo, non di rado faticano a trovare il loro spazio nel mondo del lavoro, la scelta di un master relativo alla gestione delle risorse umane può rappresentare un’ottima iniziativa: gli HR specialist, ovvero le figure specializzate nella gestione del personale sono sempre più ricercati da aziende attive in qualunque settore e di ogni dimensione; tuttavia, il numero di professionisti in possesso della dovuta esperienza e del know how richiesto per un’immediata immissione in ruolo risulta essere attualmente molto inferiore alla domanda del mercato.
Lo sviluppo delle competenze necessario per ricoprire il ruolo di direttore delle risorse umane all’interno di un’impresa richiede uno studio approfondito di tutte le normative relative alla gestione dei rapporti contrattuali con i dipendenti e alla corretta amministrazione delle retribuzioni, ma richiede anche l’acquisizione di una ricca esperienza in materia di selezione, valutazione e formazione del personale, oltre che di elaborazione delle strategie utili per valorizzare il capitale umano dell’azienda.
Un corso di studi come il Master in gestione del personale della scuola Meliusform offre la possibilità di sviluppare tutte le competenze necessarie per rivestire qualunque ruolo all’interno di ufficio delle risorse umane, grazie alla possibilità di apprendere i segreti del mestiere direttamente dalla fonte, ovvero dai professionisti e dagli esperti del settore che si occupano di tenere le lezioni in aula e produrre il materiale didattico proposto agli studenti.
L’iscrizione ad un corso di master rappresenta un investimento sicuro, ma a volte anche molto oneroso e, per questo motivo, è fondamentale sapersi orientare nella giungla dell’offerta formativa e sapere quali sono i requisiti che l’istituto scelto deve necessariamente rispettare.
La qualità delle Business School
Oggi, le business school rappresentano un vero e proprio punto di riferimento per i neolaureati e i professionisti alla ricerca di un percorso di formazione altamente specialistico e in grado di fornire strumenti pratici grazie ai quali valorizzare la propria figura professionale e aiutare la propria azienda a produrre valore.
Meliusform, una storica business school con sedi a Roma e a Milano, eroga corsi di formazione nel settore delle risorse umane ormai dal 1996 e grazie al successo dei suoi corsi di insegnamento, all’impegno nella selezione dei docenti e alla cura nei servizi di Job Placement dei suoi studenti, negli anni ha collezionato numerosi riconoscimenti e collaborazioni con grandi aziende italiane e internazionali.
Molti dei master proposti da Meliusform permettono di acquisire crediti per la formazione continua riconosciuti da diversi albi professionali, sempre più spesso fondamentali per poter accedere a promozioni e scatti di carriera.
Meliusform propone un portale online molto curato dedicato a tutta l’offerta formativa della Business School: navigando tra le pagine del sito, è possibile trovare informazioni molto dettagliate circa gli obiettivi, le modalità di erogazione degli insegnamenti, i programmi, i docenti, i requisiti richiesti per l’ammissione e i costi dei vari corsi.
Tutti i master Meliusform sono caratterizzati da un elevato numero di esercitazioni pratiche, analisi di case study e ore dedicate al role playing, ovvero alla simulazione di situazioni reali, nei quali gli studenti sono chiamati a mettere alla prova le conoscenze e le capacità acquisite.
Nel caso dei corsi di master relativi all’area delle risorse umane, questo tipo di approccio è particolarmente importante, perché il professionista che si occupa della gestione del personale in azienda sarà spesso chiamato a risolvere situazioni di crisi, nelle quali dovrà dimostrare una buona capacità decisionale e una spiccata attitudine al lavoro in team.