L’uomo, residente a Secondigliano, è ritenuto l’autore del furto di due complessi lignei e di un incensiere.
A Napoli, quartiere Secondigliano, i militari della Stazione carabinieri di Sala Consilina, hanno dato esecuzione alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza, emessa dal GIP del Tribunale di Lagonegro (PZ) su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un quarantanovenne pregiudicato di Napoli poiché ritenuto responsabile del furto aggravato, consumato il 3 marzo nella Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo di Sala Consilina, di due complessi scultorei lignei di iconografia sacra e di un incensiere in argento, tutti risalenti al XVIII secolo e catalogati nell’inventario dei beni culturali mobili della diocesi di Teggiano-Policastro.
Le opere asportate risultano di particolare pregio. In particolare, quella raffigurante il Bambino Gesù, risalente al 1727, con vestito di seta di colore marrone con ricami in oro e corona in argento cesellata a mano, illecitamente sottratta dal complesso scultoreo della Madonna del Carmine, è opera della bottega napoletana del Maestro Giacomo Colombo.