Inaugura il museo Muvi con il richiamo ad “Infiniti Mondi” di Giordano Bruno
Con il Patrocinio della Regione Campania, dell’Ente Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano ed Alburni e del Comune di San Giovanni a Piro, alla presenza del Sindaco Ferdinando Palazzo e del Vicesindaco Pasquale Sorrentino, con la Presentazione Critica della giornalista Marisa Russo, si aprirà il museo privato MUVI, con opere di Carlo Improta.
L ‘Artista invita nella sua casa, nel luogo intimo che emana gli echi della sua semplice vita con i suoi familiari, lì nel luogo che lo ha visto spesso operare in quella sintesi che egli esalta di etica della contemplazione con l’etica dell’azione, della manualità.
E’ l’Arte non relegata in spazi appositi, ma inserita nel quotidiano, espressione essenziale della vita e per la vita di tutti, energia che sorregge nel cammino esistenziale e ne “svela” profondi contenuti.
Il titolo “infiniti mondi”richiama al filosofo Giordano Bruno, con una intuizione appartenente all’enigmatico Carlo Improta, in un momento che ancor più gli appassionati di Bruno ne sentono attuale e necessario il suo pensiero, il suo amore irresistibile per la Natura, attualmente in grave pericolo.
Nel Cilento, a San Giovanni a Piro (Salerno), nella frazione Bosco, nell’habitat inserito nel Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, in questo luogo naturale protetto, questo richiamo trova la sua giusta collocazione.
Nella terra che diede i natali a Parmenide, nel Cilento, si celebra Giordano Bruno che a lui si rifece sostenendo che il tutto è una sostanza unica e immobile, è uno!!
Del Salernitano, di Sarno, fu il suo primo Maestro di lettere e filosofia, l’Aristotelico Giovan Vincenzo de Colle.
Qui dove si può respirare il rispetto e l’amore alla natura nella quale Dio si manifesta nella sua Potenza e nella infinita molteplicità, tutto si fonde per recepire concetti ed emozioni.
Da sempre, pur in un variare di stili apparentemente diversi, Carlo ha espresso, “ebbro di vita”, come Spinoza definisce Bruno, il suo ”eroico furore” in segni intersecantesi in spazi mai vuoti, ma pregni di energie che voleva captare nella loro complessità. Si è concentrato poi sui volti, nei quali poco o inesistente è l’importanza della forma, l ‘importanza dei lineamenti, cercando invece di “vedere” oltre, anche oltre lo sguardo, oltre le apparenze, per tracciare con chiari oscuri o a volte con colori, le profonde autentiche energie che ne derteminano la personalità.
In tutti i volti realizzati da Improta, in ogni umano, esiste il tutto, l’essere misterioso e sacrale, ma tanti sono i “modi di essere”…..sono proiezioni degli ”Infiniti mondi”….!
Arte, Filosofia, Scienza si intersecano richiamati da queste opere sul mistero dell’Umano e dell’Universo tutto, tra collegamenti misteriosi e sentiti, tra quei “vincula” come li chiama Bruno, ovvero tra i singoli nessi fra le cose, in quella “magia” che gli fu attribuita.
In questa ricerca l’intuito, l’irrazionale e l’intelligenza del cuore sono essenziali, qualità che non sono mai andate d’accordo con la pura Ragione. Nell’arte, ed in particolare nell’Arte di Improta, queste primarie qualità esplodono in una simile ricerca esoterica, ovvero di energie interiori.
C’è nel Muvi lo stesso invito del Maestro Bruno ad essere più umili, ad individuare la presenza dell’Harmonia divina in ogni cosa, senza farsi sviare dalle molteplici apparenze.
L’Augurio è che qui, tra gli ulivi, alberi cari a Bruno, tra Natura ed Arte sia possibile creare un fulcro vivace, una palestra di Cultura e Manualità, dove le emozioni, le intuizioni diventino opere artistiche e le realizzazioni artistiche fomentino l’immaginazione, l’intuito, per momenti intensi di quella esaltata HARMONIA, che ci rende specchio del tutto umilmente e magicamente recepito.