Sui social centinaia di messaggi da tutto il mondo per Luis Omar Ocasio-Capo, il giovane di origine cilentana che voleva diventare un ballerino.
50 morti e 53 feriti, alcuni in condizioni gravissime. Purtroppo il bilancio della strage nel locale gay di Orlando continua a crescere. Tra le persone vittime della furia criminale di Omar Mateen, il 29enne statunitense di origini afghane che nel nome dell’Isis ha compiuto la più grave sparatoria nella storia degli Stati Uniti, c’è anche un giovane di origine cilentana. Il suo nome è Luis Omar Ocasio-Capo. Aveva appena 20 anni e non aveva nessuna colpa.
La famiglia di Omar era originaria di Castel San Lorenzo. La madre si era trasferita da anni a Cleveland. Lui aveva lavorato prima in Kissimmee e poi ad Orlando, in Florida. La danza era la sua passione e nei locali faceva vari lavori, dal cameriere al cassiere per guadagnarsi qualcosa. Ma al Pulse Club ha trovato la morte. Sui social in tanti lo stanno ricordando; su Facebook sono già moltissimi i messaggi di cordoglio ed è stata creata anche la pagina “RIP Luis Omar Ocasio Capo”. “Vola alto”, “Riposa bambino”, “Abbiamo parlato tanto e mi hai sempre fatto divertire tanto con le tue storie folli. Mi mancherai”. Questi soltanto alcuni dei messaggi arrivati al giovane da parte di amici ma anche da persone che non lo conoscevano e che hanno voluto ricordarlo. Qualcuno ha scritto anche dall’Europa, dal Sud America e dall’Australia.