L’ambulatorio medico un ‘tugurio’? Dispiace venga definita così un’ala nuova e funzionale

Il vicesindaco di Roscigno Bruno Ruotolo replica al manifesto di denuncia del consigliere Crispino Rizzo

Di Katiuscia Stio

Il vicesindaco di Roscigno Bruno Ruotolo replica al manifesto di denuncia del consigliere Crispino Rizzo

ROSCIGNO. Non è tardata ad arrivare la replica del vice sindaco, Bruno Ruotolo, in merito al manifesto denuncia del consigliere di Opposizione, Crispino Rizzo, sull’ambulatorio del medico di base.
«Il chiacchiericcio avvenuto sulla destinazione di un’ala del palazzo comunale lo ritengo obiettivamente sterile.- risponde il vice sindaco sul proprio profilo Facebook- La guardia medica, gli uffici destinati alla medicina di base e quello dedicato alla prevenzione e Croce Rossa, oltre a rispecchiare le direttive, rappresentano un buon connubio tra l’esigenza sanitaria dei cittadini e la redditività per la collettività atteso che lo spazio destinato ai medici è in linea con le caratteristiche e con i parametri economici del territorio. La somma poi ricavata dall’Ente, oggi quei luoghi rispetto a prima sono a reddito e non un costo, viene utilizzata per garantire e aumentare i servizi a tutti i cittadini. Prima il reddito era zero, Scusate se è poco!! Per quanto attiene poi alla definizione di “tugurio” mi spiace che venga definita così un’ ala nuova e funzionale del palazzo comunale. Sede questa che era un tantino differente da come l’ abbiamo trovata, atteso che da noi è stata ridisegnata e adeguata. I cittadini poi la frequentano e possono costatare ogni giorno lo stato e la funzionalità dei loro beni e valutare se un loro bene può essere scientemente apostrofato, maldestramente e spregevolmente con quel sostantivo, offendendo tutta la comunità di oggi e anche di chi eri l aveva in custodia. Caduta di stile. Superficialità, poca conoscenza dei termini o insipido rispetto e inadeguata rappresentanza politica?».
Rizzo replica che in una telefonata al vice sindaco, circa un mese fa, aveva fatto presente il problema ma che nulla è cambiato e continua a chiedere gli atti di idoneità del locale che sono mancanti nella documentazione da lui richiesta ed acquisita dal Comune, e sottolinea che non è necessario fare riferimento ad altro inoltre ribadisce una domanda secca e coincisa «C’è o non c’è la sala d’attesa per l’ambulatorio medico come previsto dalla legge? E a proposito di dignità. È dignitoso tenere la gente in un corridoio in balia delle correnti d’aria? La gente ne parla con me. Sono state le persone a farmi presente il problema, gli anziani si lamentano di sostare in un corridoio a morire di freddo, ma pare che a questa loro richiesta la Maggioranza faccia orecchio da mercante». Dal canto suo il consigliere di Opposizione Domenico Stasio dichiara «Queste tematiche vanno affrontate in Consiglio Comunale, è quello il luogo più idoneo per scardinare la questione. Rizzo e la Maggioranza portino in Consiglio gli atti e poi vediamo chi ha ragione». Nel manifesto denuncia Rizzo chiedeva delucidazioni su alcuni passaggi: i criteri che abbiano determinato il prezzo del fitto di locazione, le previe autorizzazioni- e queste ultime secondo il consigliere di Opposizione mancano-, chi abbia determinato il fitto, il perché vengano concesse gratuitamente le utenze, il perché si sia scelto di fare concorrenza ai cittadini che fittavano i locali a prezzo di mercato, secondo Rizzo nei mq concessi manca la sala d’attesa prevista per legge- «In questo caso risulta del tutto assente» commentava, la promiscuità dei locali ubicati nella vicinanza degli uffici comunali, il non rispetto della privacy degli ammalati e in ultimo una richiesta dell’autorizzazione sanitaria.

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