E’ in fase conclusiva la visita dei tour operator russi nel Cilento a caccia di nuovo offerte per il mercato.
E’ in fase conclusiva nel Cilento la seconda tappa dell’Educational di tour operator russi, che stanno visitando il territorio a caccia di nuove mete da proporre al proprio mercato di riferimento. Un mercato dai grandi numeri che mira a nuove località, una volta che sono state abbandonate mete considerate poco sicure e non più appetibili dai russi. Ed ecco che il Cilento assurge a vacanza ideale, perché coniuga bellezza e qualità, arte ed enogastronomia non solo in piena estate ma anche in altri periodi dell’anno. L’Educational tour, sponsorizzato dalla Sicme Energy e Gas, è frutto di un lavoro capillare realizzato dalla Confesercenti Salerno e dalla coordinatrice regionale Assoturismo Confesercenti, Bianca Pierri Cecaro, insieme agli imprenditori cilentani, che dopo avere accolto diversi educational ora si aspettano un ritorno in termini di presenze. “Il progetto non sarebbe decollato senza l’aiuto di tanti imprenditori che voglio ringraziare”, ha detto Bianca Pierri Cecaro “senza Pasquale Acampora (Hotel Mec e Cerere), Erika e Angelo De Simone (Hotel Gli Oleandri), Michelangelo Tamburini (Hotel Le Palme), Salvatore Pagano (Hotel Savoy Beach ed Esplanade) ed Enrico Barlotti (Hotel Schumann) e tanti altri, questo secondo educational non avrebbe avuto un tale successo”. Giuseppe Greco, presidente Consorzio Albergatori di Paestum spera soprattutto di potere destagionalizzare il turismo: “I tour operator russi hanno individuato nel Cilento uno scenario adatto alla loro clientela: è la migliore delle destinazioni dal punto di vista ambientale e enogastronomico. E’ un turismo destagionalizzato e le email che stiamo ricevendo di apprezzamento per l’ospitalità offerta sono il coronamento di un lavoro fatto da due anni con Confesercenti. Vogliamo mantenere le strutture aperte più a lungo e ci siamo accorti sia al Bit ma soprattutto all’Expo che c’è grande interesse per il Cilento”. Felicita Valeria Merlino, centre marketing manager del Cilento Outlet Village conferma la validità del progetto: “La nostra presenza in questo programma vuole mettere in evidenza il Made in Italy per il mercato turistico, miriamo a destagionalizzare l’offerta creando anche noi un flusso in base alle nazionalità. Il territorio è sfruttato poco in alcuni momenti dell’anno ed è nostro interesse entrare in questa rete che coniuga le bellezze storico culturali con lo shopping, che rappresenta un momento importante nei viaggi all’estero. Abbiamo predisposto una welcome card con ulteriore 10% sconto per shopping e pickup trasporto direttamente dale strutture alberghiere”. Pietro Cerullo, presidente Consorzio Albergatori di Palinuro e Marina di Camerota crede nel progetto di incoming russo: “E’ un’operazione importante perché è un mercato che qui c’è stato ma non ha mai preso piede veramente, i russi vengono ma in alta stagione e da soli, non in maniera organizzata. E’ un mercato che ha fatto bei numeri in Costa Brava, hanno una Pasqua che dura un mese, possono aiutarci ad allungare la stagione prima e dopo l’estate. Il nostro problema restano i trasporti, sia per le strade, che per il mare, e la questione aeroporto è fondamentale per incrementare. Sorrento negli anni ‘80 ha iniziato con gli educational…”. Domenico Palladino, consigliere al Comune di Pollica, attende i risultati prima di esprimersi: “Aspetto di vedere i risultati prima di parlare, l’educational è l’inizio di un percorso che potrà avere esito positivo, i russi sono abituati ad hotel di lusso che abbiamo solo a Paestum, però nel Cilento possiamo vendergli uno stile di vita”. Orlando Di Scola, presidente Associazione Cilentomania: La nostra è un’associazione turistica che si occupa di promuovere il Cilento, offriamo servizi a supporto del turismo per accoglienza, laboratori di cucina, o legati all’arte e alla cultura cilentana, serate e eventi all’interno delle strutture ricettive. L’educational è un’ottima operazione che può dare grandi risultati”. Antonella Petriello, presidente Consorzio Albergatori di Acciaroli ha fatto parte del progetto: “E’ vero che in genere i russi cercano strutture grandi, con piscine e servizi cinque stelle, ma si sono innamorati delle bellezze del nostro territorio. Ad Acciaroli sono poche le strutture a livello delle loro richieste, ma l’importante è che arrivino e tornino, e conoscano il territorio. Il problema vero non sono solo i russi a non conoscere il Cilento, sono gli italiani. Il senso del nostro progetto è far conoscere questo territorio”. Alfonso Grieco è cauto ma ottimista: “Uso sempre la metodologia dell’attesa, non credo nelle cose che avvengono dalla sera alla mattina. Con l’educational abbiamo lanciato una rete e dobbiamo aspettare che si riempia di pesci. E’ stato difficile fare arrivare questi operatori sul nostro territorio, ma ancor più difficile è far arrivare i turisti. Occorre un’operazione sinergica da parte degli albergatori, perché qui abbiamo qualità, competenza e servizi da vendere, ma vogliamo la collaborazione degli amministratori, perché prima di vendere la nostra struttura noi vendiamo il territorio, che deve offrire a sua volta servizi e qualità. Dobbiamo far sì che anche gli amministratori strutturino le loro cittadine per il turismo. Fino a ieri il mercato russo faceva 5 milioni di turisti in Turchia: ora non ci vanno più e speriamo vengano da noi. A Rimini facevano 12 atterraggi al giorno oggi siamo scesi a sette. Dobbiamo essere pronti ad accoglierli noi”.