Ventotto sindaci eletti, 15 i riconfermati, 13 i volti nuovi, ma solo 4 sono le “vere” novità
Cilento, Vallo di Diano, Alburni e Golfo di Policastro, vanno avanti nel segno della continuità. Sono infatti 15 i sindaci riconfermati e 13 i volti nuovi. Di questi, però, molti hanno comunque legami con le passate amministrazioni. Pertanto le novità in seguito a questa tornata elettorale sono davvero poche.
L’attenzione era puntata principalmente su Castellabate, Vallo della Lucania e Teggiano, le città più grandi chiamate alle urne. Nel centro di Benvenuti al Sud Costabile Spinelli ha ricevuto fiducia per altri cinque anni. Nulla da fare per Alessandro Lo Schiavo. Il nome tirato fuori dal cilindro dell’opposizione nelle ultime settimane prima della presentazione della liste, non ha portato via molto al primo cittadino uscente. Inutile anche l’appoggio del sindaco di Agropoli e consigliere di De Luca Franco Alfieri. Quest’ultimo si era esposto in favore di Lo Schiavo, seppur cautamente, forse prevedendo un insuccesso. Non è andata meglio al deputato Dem Simone Valiante a Vallo della Lucania. Nonostante il suo forte sostegno al candidato Nicola Botti, l’uscente Antonio Aloia è riuscito a riconfermarsi doppiando l’avversario. Per Botti resta il rammarico di non essere riuscito a riunire un’opposizione testarda che per questioni di principio ha preferito non allearsi, con l’officina Diciotto 21 che alla fine si è completamente tirata fuori dalla competizione. Aloia avrebbe vinto lo stesso se a lui si fosse contrapposto un gruppo compatto? L’interrogativo resta, anche se questo non è l’unico fattore che ha penalizzato Botti. In questi anni la minoranza non non ha costruito una figura alternativa ad Aloia e il walzer delle autocandidature registratosi durante lo scorso ha evidenziato l’assenza di un leader. Se a Vallo Valiante non è riuscito ad incidere, a Teggiano il suo intervento ha aiutato il ribaltone: via Rocco Cimino, già sfiduciato durante l’ultimo anno della sua amministrazione, vittoria per la lista nr. 2 capeggiata da un altro ex sindaco, Michele Di Candia. Il parlamentare cilentano sorride anche per il risultato di Gennaro Maione a Ceraso (terzo mandato per lui) e di altri sindaci della Provincia come Lamberti a Montecorvino Pugliano.
Tornando al Cilento tra i sindaci che ottengono la riconferma ci sono anche Antonio Marra ad Altavilla Silentina, Antonio Sicilia a Corleto Monforte, Raffaele Accetta a Monte San Giacomo, Antonio Manzi a Monteforte Cilento, Michele Apolito ad Ogliastro Cilento, Paolo Imparato a Padula, Vincenzo Paolillo a Perdifumo, Antonello Apolito a Perito, Stefano Pisani a Pollica, Anna Acquaviva a Serramezzana e Rosario Carione a Trentinara.
Passando alle novità alcune sono nel segno della continuità: è il caso di Carmine Laurito a Cannalonga, presidente della Comunità Montana Gelbison e Cervati e consigliere comunale uscente, di Ettore Poti a Controne, affiancato da parte dell’amministrazione precedentemente in carica, di Giuseppe Rinaldi a Montesano sulla Marcellana, assessore uscente dell’esecutivo Volentini, di Antonello Iuliano a Roccadaspide (l’ex sindaco Auricchio non potendosi ripresentare si è candidato nella sua lista come consigliere), di Gerardo Immerso a Rutino, di Giovanni Fortunato a Santa Marina (fratello dell’uscente Dionigi), di Enrico Gnarra a Moio della Civitella, ex assessore, e di Nicola Tancredi, ex sindaco e vicesindaco, a Tortorella.
Tirando le somme le uniche vere novità rispetto alle amministrazioni precedentemente in carica, sono quattro: Giuseppe Scorza (Castel San Lorenzo), Mauro Inverso (Orria), Francesco Scarambino (San Mauro La Bruca) e Franco Brusco (Vibonati). Nessuno di questi, però, è nuovo alla politica, nè a incarichi amministrativi.