L’anteprima della XX edizione del Meeting del Mare prevede musica e performance artistiche. Ecco il programma.
Musica, arte e incontri in riva al mare del Cilento. Ecco l’anteprima della XX edizione del Meeting del Mare, festival ideato e diretto da don Gianni Citro, che quest’anno indaga il tema del racconto. Per tre giorni e tre notti, dal 2 al 4 giugno, il porto di Marina di Camerota accoglie live e dj set, installazioni, mostre, performance artistiche, incontri d’autore e proiezioni con oltre 50 esibizioni – tutte ad ingresso gratuito – in una perfetta sintesi di suoni e culture differenti, mare e musica, condivisione di idee e buone vibrazioni, per uno degli eventi più importanti e attesi del sud Italia.
Ad inaugurare il festival è la travolgente band bosniaca Dubioza Kolektiv che – in esclusiva per il sud Italia – presenta giovedì 2 giugno il settimo esplosivo album “Happy Machine”, lavoro che vede la partecipazione come ospiti di Manu Chao e Roy Paci. Brani euforici, ritornelli orecchiabili e attitudine punk, influenze indo-pakistane e accenni elettronici, danno vita ad un cocktail in perfetto equilibrio fra contemporaneità e tradizione, ironia feroce e impegno politico. Con testi – in inglese, spagnolo e nel dialetto indiano punjabi – che affrontano con ironia corrosiva gli avvenimenti più importanti degli ultimi 2 anni, dalle proteste di Gezi park a Istanbul all’arresto del fondatore di Pirate Bay, dalla crisi dei profughi siriani alla risposta europea al problema dei migranti. Nati nel 2003 in Bosnia Erzegovina, dopo il debut album omonimo, iniziano a farsi conoscere oltre i confini nazionali con il secondo disco, “Dubnamite”. Nel 2008, l’album “Firma Illeegal” segna una netta presa di posizione contro le tendenze nazionaliste predominanti nella regione mentre l’album successivo, “5 DO12”, sancisce l’approdo dei Dubioza Kolektiv alla cultura del file sharing. Questa pratica suscita l’interesse di Billy Gould dei Faith No More che decide di pubblicare “Wild, Wild East”, il loro quinto album, con la sua etichetta Koolarrow Records, lanciando la band alla ribalta internazionale. L’album successivo, “Apsurdistan”, pubblicato nel 2013, raggiunge uno straordinario successo con 300.000 download: il video del singolo, “Kazu”, supera i 16 milioni di visualizzazioni su YouTube. La musica dei Dubioza Kolektive riesce ad arrivare in ogni angolo d’Europa e la radicata convinzione della libera condivisione dell’espressione artistica prosegue con il primo singolo dell’ultimo album “Happy Machine”, dal titolo “Free mp3 (The Pirate Bay Song)”, omaggio all’ex agente del NSA, Edward Snowden e inno contro il copyright.
Venerdì 3 giugno, uno dei fenomeni indipendenti più chiacchierati del momento, Calcutta, approda in Cilento con il suo tour che sta facendo il giro dell’Italia tra un sold out e l’altro. Il cantautore pontino, al secolo Edoardo D‘Erme, con due dischi all’attivo e un seguito crescente giorno dopo giorno, live dopo live, è l’esempio emblematico di caso musicale nato dal basso. La sua carriera inizia a Latina esibendosi con piccole band nei locali della sua città. Dal 2011 comincia a suonare in lungo e in largo per la penisola e nel giro di tre anni si afferma sul mercato discografico grazie a “Mainstream”, l’album uscito a novembre scorso per Bomba Dischi, prodotto dallo stesso Calcutta con Marta Venturini, con la supervisione artistica di Niccolò Contessa. Un disco pop rovesciato in 10 tracce d’amore immediate. Il singolo che l’ha lanciato, “Cosa mi manchi a fare”, gira stabilmente sulle radio nazionali da settimane e il video del pezzo ha raccolto in poco tempo oltre 1 milione di visualizzazioni su Youtube. Un consenso sempre crescente che attira l’attenzione anche della critica: “Mainstream” è un gran disco, capace di raccontare la realtà e di chiamarsene fuori.
In chiusura, sabato 4 giugno tocca a I Cani, il progetto musicale del cantautore romano Niccolò Contessa, salito alla ribalta nell’ultimo quinquennio. Un successo sempre crescente, dal debutto con “Il sorprendente album d’esordio de I Cani” al successivo “Glamour”, fino al recente “Aurora” e alla colonna sonora di “La felicità è un sistema complesso”, film di Gianni Zanasi con Valerio Mastrandrea, che gli è valsa una candidatura al David di Donatello 2016 per la migliore canzone originale (Torta di noi). Dopo un mini-tour nei club che ha fatto registrare una serie impressionante di sold out, I Cani tornano on stage con uno spettacolo rinnovato nella forma e nella scaletta. Ad accompagnare Contessa la sua band di sempre: Valerio Bulla al basso, Simone Ciarocchi alla batteria e Andrea Suriani alle tastiere. Nuova entrata, ai sintetizzatori, Francesco Bellani. Il cambiamento, l’evoluzione continua, è uno degli elementi fondanti della musica de I Cani, la band-non-band capace di guardare al di là dei generi e delle mode.
Come da tradizione, accanto ai concerti dei tre headliner trovano spazio interessanti realtà della musica underground e indipendente, come il gruppo folk rock brasiliano Selton, reduce dalla pubblicazione del quarto album “Loreto Paradiso” e il giovane rapper che ‘gioca in casa’ Dutty Beagle, al secolo Antonio Cusati, del collettivo Cilento Rootz (2 giugno). Il cantautore Giovanni Block in scena con il nuovo album “S.P.O.T (Senza perdere o’tiempo)”, pubblicato a cinque anni da “Un posto ideale” e il cantastorie Giglio, già leader dei Gentlemen’s Agreement, che ha da poco pubblicato il suo debut album da solista, “Mamma Quartieri”, entrambi il 3 giugno. I Polina, tornati sulla scena musicale con il nuovo disco “Mimetico”, tra elettronica, d’n’b, trap, dub, techno e Giorgieness, la rock band di Giorgie D’Eraclea, che presenta l’album dal titolo “La Giusta Distanza” (4 giugno). E altri 40 tra artisti solisti e gruppi in scena ogni giorno dalle 17.
Ma il Meeting del Mare non è solo musica. Accanto ai concerti, fin dal mattino alle 11, ci saranno momenti di approfondimento-confronto e il Cantiere Visivo che accoglie mostre e installazioni: “Ri_tratti d’Africa” a cura di l’Africa Chiama Onlus, “Esili[.] racconti concentrici” di Giovanni Valioni, “Nature Ink” di Daniele Donadio, “Profondo” di Andrea Garzia. E ancora, i poemetti di Gianni Valentino tratti da “Le piume degli angeli scemi”, la proiezione al cinema Bolivar del film “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi, il viaggio nel Paleolitico nella Grotta della Cala, le esibizioni di danza contemporanea e gli incontri con gli artisti in scena al festival. Infine, novità assoluta, il Meeting del Mare Bus: una rete di 4 autobus da 50 posti, gratuiti, da diverse località d’Italia per Marina di Camerota, messi a disposizione dall’Agenzia Infante.