Scompare la centrale operativa del 118 a Vallo della Lucania. I sindacati: a rischio la professionalità acquisita sai sanitari.
Il nuovo piano ospedaliero della Regione Campania apporta delle modifiche anche al 118. Prevista infatti la fusione delle due centrali operative territoriali della Provincia di Salerno, ovvero quella del Capoluogo e quella di Vallo della Lucania. Nascerebbe un’unica centrale sita presso il “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
La notizia non ha lasciato indifferenti i sindacati che non hanno mancato di polemizzare su questa previsione. Attraverso una nota indirizzata ai vertici salernitani dell’Asl e alla Regione Campania, Biagio Tomasco, segretario politiche sanitarie della Uil Fpl, ha chiesto di “chiarire se siano state messe in opera tutte quelle accortezze atte a non privare, per l’ennesima volta, di un servizio un territorio, quello del Cilento e del Vallo di Diano, già gravemente colpito dal piano di riordino ospedaliero”. Inoltre dal sindacato chiedono “di conoscere quali siano le azioni che si vogliano intraprendere per garantire il corretto inquadramento della richiesta di soccorso in un territorio che per morfologia, viabilità e tempi di percorrenza abbia peculiarità completamente dissimili da quelle del nord della provincia, atteso che la professionalità acquisita dai componenti della attuale COT 118 di Vallo della Lucania andrà irrimediabilmente persa, professionalità che li mette in grado di avviare il miglior soccorso all’utenza nei tempi e nei giusti modi senza scoprire nello stesso tempo un territorio, in quanto gli stessi non potranno essere trasferiti presso la centrale unica di Salerno per via delle attuali regole sulla mobilità, a meno che gli stessi non decidano autonomamente, e nel pieno rispetto delle loro prerogative, di trasferirsi ugualmente a Salerno”.