Il presidente dell’Associazione dei Costruttori Salernitani: serve Un Piano per investimenti in infrastrutture stradali e autostradali
«La decisione, annunciata dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca di investire nella viabilità campana un miliardo e 200 milioni di euro per lavori di ripavimentazione di assi viari strategici, come pure l’investimento di 1,64 milioni per l’affidamento di uno studio di fattibilità e progettazione per il collegamento stradale veloce tra l’autostrada A3 all’altezza di Eboli e la variante alla strada statale 18 ad Agropoli, per collegare direttamente Agropoli con l’autostrada, vanno salutati con grande soddisfazione nell’auspicio che vi sia finalmente una inversione di rotta ripetto al passato, sul fronte degli investimenti in infrastrutture stradali e si programmi finalmente un organico piano di sviluppo e potenziamento dei collegamenti».
È quanto dichiara il presidente di ACS, l’Associazione dei Costruttori Salernitani, e coordinatore interprovinciale di CNA Costruzioni Antonio Lombardi. «Occorre un programma straordinario che si muova lungo precise direttrici: l’adeguamento e la messa in sicurezza delle arterie stradali esistenti; il potenziamento dei collegamenti tra il capoluogo, l’aeroporto di Pontecagnano, l’entroterra provinciale e le fasce costiere cilentane meridionali, fino al Golfo di Policastro. Si tratta di obiettivi imprenscindibili per rilanciare concretamente il nostro territorio».
Stando al CNIT, Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti, il gap del sud Italia rispetto al Settentrione, in termini di dotazione autostradale, è estramamente allarmante. Al 2013 la dotazione delle regioni del nord è superiore sia rispetto ai residenti (km 1,25 ogni 10.000 abitanti), sia rispetto alla superficie (km 2,90 ogni 100 chilometri quadrati), sia rispetto al circolante (km 2,06 ogni 10.000 autovetture). Il Mezzogiorno, isole comprese, presenta una situazione drammaticamente diversa: 1,02 km ogni 10.000 abitanti, 1,73 ogni 100 chilometri quadrati e 1,72 ogni 10.000 autovetture.
Negli ultimi anni si è assistito ad un processo di decentramento del settore stradale, con l’assenza di chiare scelte strategiche di lungo periodo, un quadro giuridico instabile, la carenza di incentivi ed un ruolo incerto degli investitori privati. Strade e autostrade sono state assegnate in ampia misura alla competenza delle amministrazioni locali: la devoluzione di oltre la metà delle strade statali alle Regioni è avvenuta in assenza di indicazioni sul modello di governance da adottare ed è stata accompagnata da una tendenziale riduzione delle risorse finanziarie.
Il piano delineato dal Governatore «proprio per questo va salutato con soddisfazione – aggiunge il presidente Lombardi – giacché si muove nella giusta direzione». Il collegamento stradale veloce tra l’autostrada A3 e la variante alla strada statale 18 ad Agropoli, consentirebbe la realizzazione di una bretella per bypassare tutta la statale 18 già da Battipaglia, emancipando e creando straordinarie opportunità di sviluppo – a partire proprio dal comparto turistico per tutta l’area più meridionale della regione.
ACS Salerno pomuoverà nei prossimi giorni iniziative concrete atte a sensibilizzare le istituzioni locali e nazionali sulla necessità di sbloccare e cantierare interventi già programmati sul territorio ma ancora fermi: a partire dai dodici interventi infrastrutturali in Campania, per oltre mezzo miliardi di euro, finanziati con Fondi Ue e demandati all’ANAS, fermi (o in fortissimo ritardo) per problematiche varie.
«Senza dimenticare le tante altre emergenze – aggiunge ancora il presidente Lombardi – come la Fondovalle Calore, mai completata e di cui si discute ormai da oltre quattro lustri, con conseguenze pesantissime per la vivibilità e lo sviluppo di tutta l’area del Calore Salernitano ma anche degli Alburni. Al Governatore De Luca, ai sindaci del territorio ed a tutte le autorità e amministrazioni a vario titolo coinvolte – conclude Lombardi – chiederemo uno sforzo di sinergia e collaborazione nell’ottica della concretezza, che smuova e sblocchi annose problematiche e getti le basi per un programma di rilancio economico e sociale, per la provincia di Salerno e per la Campania, che parta proprio dal potenziamento ed efficientamento dei collegamenti stradali e autostradali».