Luoghi culturali dimenticati: San Pietro al Tanagro candida la cappella di San Vito

Il comune ha deciso di candidare ad un finanziamento del Governo il recupero dell'antica cappella dedicata a San Vito Martire.

Di Filippo Di Pasquale

Il comune ha deciso di candidare ad un finanziamento del Governo il recupero dell’antica cappella dedicata a San Vito Martire.

Anche nel Vallo di Diano c’è chi si mobilita per riuscire ad ottenere il finanziamento del Governo per il recupero dei luoghi culturali dimenticati. Il comune di San Pietro al Tanagro ha deciso di candidare l’antica cappella di San Vito Martire. L’edificio fu edificato intorno al 1850 dalla famiglia Spinelli.

La piccola chiesa è costituita da una sola navata e da una piccola cappella laterale con altarino e pavimentazione in lastrico. Sull’altare principale è collocata la statua di San Vito. La cappella si trova in un rione di San Pietro al Tanagro, un tempo borgo a sé stante e denominato di La Torre. “L’identità di appartenzenza all’antico borgo è ancora molto viva – spiegano da palazzo di città – tale da far sentire agli abitanti un forte senso di appartenenza a “La Torre” e quindi alla Cappella”.

Per aiutare San Pietro al Tanagro basta inviare una mail all’indirizzo bellezza@governo.it con l’indicazione del luogo. Sarà una giuria di esperti a decidere a chi assegnare i fondi sulla base delle segnalazioni ricevute.

L’iniziativa lanciata dal Governo Italiano prevede lo stanziamento di 150 milioni di euro destinati al recupero dei luoghi culturali dimenticati sulla base delle segnalazioni ricevute dai cittadini.

Finora hanno candidato il recupero di beni anche i comuni di Sapri, Centola e Camerota.

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