Sanità, ospedale di Sapri declassato. Tribunale del malato: pronto alla protesta

Delusione del Tribunale del Malato per il piano sanitario che di fatto ridimensiona il presidio ospedaliero Dell'Immacolata di Sapri.

Di Redazione Infocilento

Delusione del Tribunale del Malato per il piano sanitario che di fatto ridimensiona il presidio ospedaliero Dell’Immacolata di Sapri.

Il Coordinatore Tribunale del Malato per il Golfo di Policastro, Vincenzo Lovisi, esprime perplessità sul piano ospedaliero che di fatto ridimensiona il presidio di Sapri. “Nonostante i positivi riscontri in merito alla riconferma della Terapia Intensiva, del riconoscimento dello spoke di pediatria e e per l’ictus e all’aumento di posti in Cardiologia, Ortopedia, Pediatria, Lungodegenza e Unità Coronarica – evidenzia – dobbiamo purtroppo registrare il declassamento dell’UTIC da unità complessa ad Unità Operativa Semplice (UOS)”.

“Inoltre – aggiunge – apprendiamo con un po’ di rammarico che le nostre richieste in merito alla Nefrologia/Dialisi e alla disponibilità di posti letto per la Gastroenterologia, Oculistica e Urologia, sono state disattese nonostante i colloqui con il Commissario Goverantivo Polimeni”.

In sintesi per il nosocomio saprese l’offerta totale di posti letto è passata da 120 a 114 (6 posti in meno in chirurgia), una situazione che rischia di “porre l’intera struttura in un percorso probabile di difficoltà per il mantenimento dei livelli standard di sicurezza ed efficienza nel prossimo futuro”.

“Ciò che ci lascia più sgomenti – evidenzia Lovisi – è che l’offerta di servizi sanitari a nord del Golfo di Policastro risulta potenziata a dismisura, fatto che ci fa pensare che le scelte operate all’interno del piano siano guidate più da logiche politiche che da reali esigenze sanitarie dei territori”.

Dal Tribunale del Malato però non si rassegnano. “Il nostro impegno continuerà con maggiore vigore. Stiamo già organizzando incontri presso l’AGENAS che ha il compito di approvare il piano prima dell’invio definitivo al Ministero”, assicura Vincenzo Lovisi. “Siamo pronti a qualsiasi forma di protesta e lotta per garantire i servizi sanitari al nostro territorio. Una vita umana non può avere maggiore valore di un’altra”, conclude.

Clicca qui per leggere il nuovo piano sanitario.

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