Anche la TV russa dedica un servizio ai centenari di Pollica

Continua l'interessamento mediatico internazionale relativo ai centenari del Cilento, in particolar modo nel comune di Pollica.

Di Bruno Marinelli

Continua l’interessamento mediatico internazionale relativo ai centenari del Cilento, in particolar modo nel comune di Pollica.

Continua l’interessamento mediatico internazionale relativo ai centenari del Cilento. Dopo un servizio della tv francese, anche il Mirror aveva immortalato Antonio Vassallo (100 anni)  e sua moglie Amina Fedollo (93) coccolarsi su di una panchina, dedicando un servizio approfondito sulla comunità longeva al mondo ( 5,8% ossia 116 centenari su 2000 abitanti) e dopo che l’ Università di San Diego (California) si sta interessando a Pollica per i propri studi sulla longevità, anche la tv russa NTV-HTB ha mandato in onda un servizio dedicato ai centenari vistando il comune cilentano. Si comincia con una breve intervista a Stefano Pisani, sindaco di Pollica, si prosegue con una carrellata di immagini raffiguranti le bellezze della città, in particolar modo delle frazioni Pioppi ed Acciaroli. In seguito vengono trattati i vantaggi della dieta mediterranea considerati un elisir, sicuramente una delle chiavi vincenti per vivere a lungo. Varie sono state le interpretazioni fornite dagli stessi centenari anche ad altri periodici come il Sunday People nei giorni scorsi: da una costante attività fisica ad un uso continuativo del pesce e delle verdure nell’alimentazione, (diversi sono i pescatori in questo comune che avendo vissuto in anni particolarmente prodigiosi dal punto di vista della produzione marina, hanno attribuito a questo aspetto una delle motivazioni che più spiegano la longevità). Nei giorni scorsi anche il professore Alan Maisel che guida il gruppo di ricerca statunitense-italiano ha dichiarato che il segreto c’è e i ricercatori lo scopriranno. Verranno analizzati i campioni di sangue e gli abitanti per capire il motivo per cui i cilentani hanno questa grande resistenza alle malattie cardiache, alla demenza, alle malattie renali e al cancro. “Ci può essere un segreto – dice – siamo certi di scoprirlo in questa popolazione”.

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