Dopo il guasto ad un mezzo della settimana scorsa, che ha lasciato a piedi decine di studenti, continuano i disagi per gli universitari cilentani
CASTELLABATE. Tutt’altro che comoda la vita degli studenti che dal Cilento partono alla volta di Fisciano a bordo di autobus CSTP. Come se non bastassero i guasti ai mezzi e altre numerose problematiche legate al loro precario stato di salute, negli ultimi giorni si sono verificati cambi di percorso e di orario senza un preavviso. Nel centro cilentano di Castellabate, alla frazione Santa Maria, sono in corso dei lavori di riqualificazione della via principale sulla quale transitano numerosi veicoli, tra i quali anche gli autobus della CSTP. Tale via, Viale Corrado Grande, porta in Piazza Matarazzo dove abitualmente c’è una fermata delle varie linee. Questa mattina, però, l’amara sorpresa: decine di studenti alle 7:00 hanno atteso inutilmente il passaggio del mezzo che li avrebbe dovuti condurre all’Ateneo salernitano. A causa dei lavori, infatti, c’è stato un cambio di percorso ma a saperlo erano in pochi o addirittura in pochissimi. I giovani sono stati costretti ad usufruire della successiva corsa, attendendo oltre un’ora. I disagi non si sono registrati soltanto a Castellabate ma anche ad Agropoli. Attese vane per gli studenti agropolesi perché, a quanto hanno detto alcuni di loro, l’orario del passaggio è stato anticipato di diversi minuti, il tutto sempre senza un preavviso. Scoppia la polemica tra gli studenti: «Nemmeno 7 giorni fa siamo rimasti a piedi per un guasto e non abbiamo avuto nessun mezzo sostitutivo – racconta al nostro giornale una studentessa – e oggi un cambio di percorso senza preavviso, nemmeno sul sito della Società c’è un avviso in tal senso. Siamo rimasti ad attendere invano il pullman – continua – fortuna ha voluto che nessuno di noi avesse un esame o un appuntamento importante. Fino a qualche giorno fa, si era in dubbio se fossimo arrivati o meno destinazione ma ora il dubbio è anche sulla partenza». La denuncia degli studenti non si limita solo al fatto di questa mattina: «I mezzi sono fatiscenti ed inadeguati per il numero di utenti. Inoltre – aggiunge – non è garantito un servizio per i disabili dato che i mezzi non hanno la pedana estraibile. Insomma – e conclude – noi cilentani siamo tagliati fuori ma questa situazione non può continuare». Gli universitari annunciano battaglia: «Ci faremo sentire, la misura è colma!».