Una famiglia proprietaria dell’immobile ha protestato vivacemente. Sul posto sono dovute intervenire le forze dell’ordine.
Attimi di tensione questa mattina a Santa Marina quando avrebbero dovuto prendere il via le operazioni di abbattimento di palazzo Poti, in via Appennino. La struttura era stata ritenuta dal comune pericolante e quindi pericolosa per la pubblica incolumità. Quando intorno alle 9.30 il sindaco Dionigi Fortunato si è recato sul posto insieme alla polizia municipale e ad un operaio della ditta incaricata di eseguire i lavori, però, una famiglia proprietaria dell’immobile ha protestato vivacemente asserendo di non aver ricevuto alcun preavviso del provvedimento.
Sono stati quindi contattati i carabinieri e gli uomini della guardia di finanza di Sapri che hanno ascoltato le istanze degli interessati. Successivamente le forze dell’ordine si sono recate al comune dove hanno analizzato ulteriori documenti per verificare eventuali vizi. Da palazzo di città, però, assicurano che non ci sono stati problemi e che anzi da tempo era stata segnalata ai proprietari dell’immobile la necessità di eseguire opere di messa in sicurezza. Non ritenendo che ci fossero stati eseguiti gli interventi richiesti l’ente ha avviato il procedimento in danno, provvedendo a spese proprie ad abbattere la struttura con la possibilità poi di rivalersi sui proprietari.