Bandiere Blu, le “assenze illustri” della costiera cilentana

Nel Cilento solo Camerota, San Giovanni a Piro, Santa Marina, Ispani e Sapri non hanno ottenuto la Bandiera Blu.

Di Ernesto Rocco

Nel Cilento solo Camerota, San Giovanni a Piro, Santa Marina, Ispani e Sapri non hanno ottenuto la Bandiera Blu.

Ieri l’assegnazione da parte della Fee delle Bandiere Blu 2016. Il Cilento, soltanto a causa della mancata riconferma di Sapri, non è riuscito a migliorare il suo record. Undici i vessilli che sventoleranno sulle spiagge, stesso numero dello scorso anno grazie all’ingresso nell’elenco delle località decorate di San Mauro Cilento. Nelle ultime ore, però, l’attenzione è finita più sulle “esclusioni eccellenti” che sulle località premiate. Negli oltre 100 km di costa tra Capaccio e Sapri gli unici comuni privi di Bandiera Blu saranno Camerota, Ispani, San Giovanni a Piro, Santa Marina e Sapri. In realtà, nonostante qualcuno abbia storto il naso, in questi casi ad eccezione di Sapri non si può parlare di “esclusioni”. Questi comuni, infatti, non hanno presentato domanda per ottenere il riconoscimento Fee. Motivo? Assenza di depuratori, requisito imprescindibile per ricevere la Bandiera Blu. Nel caso di Marina di Camerota e Scario (comune di San Giovanni a Piro), inoltre, talune spiagge rientrano in area marina protetta e pertanto non risultano candidabili. Discorso a parte merita Ispani. Anche in questo caso il comune non ha candidato il litorale di Capitello ad ottenere l’importante vessillo per l’assenza dei requisiti. Tuttavia nei mesi scorsi l’amministrazione ha approvato una delibera per predisporre tutti gli atti necessari per poter ottenere il “l’oscar per il mare” nel 2017.

I requisiti per ottenere la Bandiera Blu sono molto stringenti e tutti imprescindibili:

validità delle acque di balneazione;
nessuno scarico di acque industriali e fognarie nei pressi delle spiagge;
elaborazione da parte dei Comuni di un piano per eventuale emergenza ambientale; elaborazione da parte del Comune di un piano ambientale per lo sviluppo costiero;acque senza vistose tracce superficiali di inquinamento (chiazze oleose, sporcizia, ecc.);
spiagge allestite con contenitori per rifiuti in numero adeguato;
spiaggia tenuta costantemente pulita;
dati delle analisi delle acque di balneazione a disposizione;
facile reperibilitá delle informazioni sulla Campagna Bandiere Blu d’Europa;
iniziative ambientali che coinvolgano turisti e residenti;
servizi igienici in numero adeguato nei pressi della spiaggia;
collocamento di salvagenti ed imbarcazioni di salvataggio;
assoluto divieto di accesso alle auto sulla spiaggia;
assoluto divieto di campeggio non autorizzato;
divieto di portare cani sulle spiagge non appositamente attrezzate;
facile accesso alla spiaggia;
rispetto del divieto di attivitá che costituiscono pericolo per i bagnanti;
equilibrio tra attivitá balneari e rispetto della natura;
servizi di spiaggia efficienti;
accessi facilitati per disabili;
fontanelle di acqua potabile;
telefoni pubblici dislocati vicino alla spiaggia.

La Bandiera Blu viene assegnata sulla base di dati quadriennali. Ciò ha determinato l’esclusione di Sapri: i dati Arpac sulla qualità delle acque in questo arco temporale sono infatti discordanti. A penalizzare il centro del Golfo di Policastro una classificazione “Buona” in alcuni periodi, valore al di sotto dell'”eccellenza” richiesta. Oggi è in programma una conferenza stampa a palazzo di città per fornire ulteriori dettagli.

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