Domani si discute il primo ricorso della Leonfortese per la gara contro lo Scordia. La società è fiduciosa: “Il reclamo non doveva proprio essere ammesso.
Il futuro dell’Agropoli potrebbe conoscersi già domani. Sono due infatti i ricorsi per la gara Leonfortese – Scordia (prima giornata di campionato) presentati dalla società ennese. Il primo lo discuterà domani la Corte d’Appello, il secondo il 24 maggio l’Alta Corte del Coni. La Leonfortese, in sintesi, chiede la restituzione dei tre punti acquisiti sul campo contro il Città di Scordia e tolti poi dal giudice sportivo su reclamo di quest’ultima società per la posizione irregolare del calciatore Speciale.
La società bianco-verde con i tre punti sarebbe salva a discapito dell’Agropoli.
I delfini, però, non essendo parte in causa non potranno partecipare al giudizio, pur rischiando di essere nuovamente immischiati negli spareggi. A peggiorare la situazione c’è il fatto che il Città di Scordia, essendo ormai retrocessa indipendentemente dai punti in palio, rinuncerà a difendersi. Lo staff bianco-azzurro, però, predica tranquillità. “Il ricorso della Leonfortese – spiega il segretario Franco Savi – stando ai regolamenti vigenti non doveva proprio essere ammesso. Per questo siamo fiduciosi che non ci sarà accoglimento”. I cilentani restano con il fiato sospeso, intanto il presidente Domenico Cerruti si è recato a Roma per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda. “Vogliamo soltanto che siano rispettati i regolamenti – spiegano i dirigenti agropolesi – ci auguriamo che non accada nulla di strano”. Intanto i calciatori, conquistata sul campo la salvezza domenica ad Aversa, sono rientrati a casa. Per loro una settimana di riposo, almeno fino a martedì prossimo. Successivamente, in base alle decisioni dei giudici, si stabilirà se riprendere o meno gli allenamenti.