“La domanda da porsi non è sul perché non c’è stata una “quarta lista”, bensì sul motivo per cui tanti l’attendevano”.
VALLO DELLA LUCANIA. Dopo giorni di silenzio Marco Sansone, portavoce dell’Officina 18Ventuno, torna a parlare e fa una riflessione sull’esperienza vissuta fin ora.
“La nascita di Officina 18ventuno, presentata al pubblico poco più di due mesi fa – esordisce – è stata salutata con grande interesse dalla comunità di Vallo della Lucania e poiché tutto è accaduto alla immediata vigilia della competizione elettorale, naturale, per tutti, è sembrato mettere le due vicende in collegamento. Tutto ciò, però, non è corretto”.
“Quanto è accaduto, specialmente da Pasqua in poi – spiega – meriterebbe autonoma e separata trattazione, ma non è questo il momento né delle polemiche, né delle recriminazioni. Basti sapere che Officina 18ventuno non è nata per essere una lista elettorale e, per fortuna, non lo è diventata. Basti sapere, ancora, che Officina 18ventuno esisterà (ed anzi si accrescerà, nei numeri e nelle idee) anche e soprattutto dopo il 5 giugno 2016, quando, lontano dall’appuntamento amministrativo, la nostra comunità rischierebbe, altrimenti, di addormentarsi come è stato fino a due mesi fa”.
“Oggi la domanda da porsi, però – prosegue Marco Sansone – non è legata al perché non esista una lista autonoma, piuttosto – più correttamente – sarebbe lecito interrogarsi sul perché tanti cittadini, in qualche modo, l’attendevano. Rivendichiamo il merito di aver fatto dialogare pezzi di comunità che – diversamente – forse non l’avrebbero fatto.”
Poi Sansone riassume la fase che ha preceduto la presentazione delle liste. “Ad un certo punto alcuni di noi – racconta – insoddisfatti della piega che stavano prendendo le cose, hanno costituito un comitato elettorale e dato a me l’onere e l’onore di capire se c’era spazio e margine per una lista autonoma. Abbiamo sondato (e ottenuto) disponibilità di candidature, preparato il programma elettorale, il simbolo della lista e cominciato a raccogliere le sottoscrizioni. Abbiamo tentato fino alla fine sinergie con le altre forze in campo, eravamo aperti ad ogni soluzione che mettesse al centro di tutto Vallo della Lucania e le sue esigenze/necessità, prima ancora che le scelte individuali dei singoli, ma quando ci siamo accorti che ognuno si ostinava ad andare per la propria strada e che la nostra, strumentalmente, veniva etichettata come un’operazione di rottura eterodiretta, ci siamo riuniti e, con molta serenità, abbiamo preso atto (stante anche l’indisponibilità di taluni che, in un contesto a quattro liste, avrebbero sofferto la situazione) che bisognava sconfiggere le logiche perverse di chi ha giocato a distruggere rapporti, amicizie e percorsi coerenti”.
“Non saremo presenti, come gruppo, alla competizione elettorale” – conclude Marco Sansone – “ma faremo comunque sentire la presenza sia durante che dopo. Officina 18ventuno riempirà a Vallo della Lucania un vuoto evidente e non faremo mancare proposte, progetti, iniziative.
La nostra lista di cose da fare non finisce con l’elezione comunale. Smentisco qualsiasi ipotesi di accordo con chicchessia, come pure qualsiasi dietrofront legato a calcoli o altro. Non abbiamo mai operato contro qualcuno, ma sempre e solo nell’interesse di Vallo della Lucania. Chi oggi si candida ad amministrare dovrebbe pensare innanzitutto a questo: le elezioni amministrative sono solo un mezzo, il fine è e deve rimanere Vallo della Lucania ed i suoi cittadini, che tanto hanno bisogno di buone pratiche e di ottimi esempi”.