Era stato dichiarato ineleggibile ma è stato “pizzicato” dalla minoranza che continuava a svolgere almeno per talune competenze l’incarico.
Lo scorso 19 aprile il consiglio comunale ha preso atto della sentenza della Corte d’Appello di Salerno che ha confermato l’ineleggibilità del sindaco di Magliano Vetere Carmine D’Alessandro. La decisione dei giudici è datata 23 marzo, la presa d’atto da parte della Prefettura è del 4 aprile. A partire da questa data, quindi, il primo cittadino è decaduto e le sue funzioni sarebbero dovute passare al vicesindaco Franca Tarallo. Eppure D’Alessandro avrebbe continuato a svolgere almeno in parte le mansioni da sindaco. Tanto è stato segnalato dal consigliere di minoranza Angelo Pasca. Durante la pubblica assise del 19 aprile, infatti, Pasca ha evidenziato in una serie di circostanze in cui D’Alessandro si sarebbe comportato come se fosse ancora in carica. In particolare sarebbe rimasto da solo in comune senza averne titolo, avrebbe utilizzato l’auto dei vigili per recarsi a Magliano Nuovo ed infine avrebbe celebrato un matrimonio civile indossando la fascia che “come è noto può indossare solo il sindaco o il vicesindaco”. Il consigliere Pasca ha chiesto che questi elementi fossero messi a verbale affinché non si ripetano in futuro.