Elezioni 2016, a Castellabate si accende la polemica Lo Schiavo – Di Biasi

S'infiamma il clima della campagna elettorale a Castellabate. Il candidato sindaco Alessandro Lo Schiavo replica al consigliere Marco Di Biasi.

Di Ernesto Rocco

S’infiamma il clima della campagna elettorale a Castellabate. Il candidato sindaco Alessandro Lo Schiavo replica al consigliere Marco Di Biasi.

Il botta e risposta tra i consiglieri Marco Di Biasi e Alessandro Lo Schiavo accende il clima della campagna elettorale a Castellabate. I due sono stati i fondatori del gruppo di Forza Italia eppure, con l’avvicinarsi della competizione per le amministrative hanno preso strade diverse. Di Biasi ha scelto di seguire l’amministrazione in carica, Lo Schiavo di candidarsi a sindaco come rappresentante unico dell’opposizione. Una decisione, questa, che ha scatenato non poche critiche, tanto che Lo Schiavo è stato definito “incoerente e ambiguo” dal suo vecchio collega di partito.

Il candidato primo cittadino, però, fa presto a scrollarsi di dosso queste due etichette: “Dove sta l”incoerenza? – si chiede – Nel fatto che sia rimasto al mio posto avendo dalla mia anche la maggioranza del gruppo Forza Italia? (non dimentichi il Consigliere Di Biasi che Florio è un Consigliere del Gruppo)”. “Lo scenario nuovo caro Consigliere si è creato – spiega Lo Schiavo – la minoranza compatta ha fatto sintesi sul mio nome con alto senso di responsabilità”. Il consigliere comunale, replica anche all’accusa di essere stato ambiguo, avendo partecipato all’inaugurazione delle opere pubbliche, “prerogativa del Consigliere, non della maggioranza”. “Inoltre – aggiunge – le opere dove ero presente erano state programmate e volute dall’amministrazione Maurano dove io ero Vice Sindaco, tu Assessore ai Lavori Pubblici”.

“Il tuo attacco lo trovo frutto del nervosismo e di un terreno che scricchiola sotto i tuoi piedi – continua Lo Schiavo – Dichiari che sono inaffidabile, spiega ai cittadini, ai tuoi amici tutto quello che hai fatto, che hai prodotto contro questa amministrazione in termini di ricorsi, di proposte, di analisi, condivise con l’intera minoranza, non ultimo il deferimento della Corte Dei Conti”.

“Ti invito a fare campagna elettorale sui contenuti e programmi – conclude il candidato sindaco – abbandona la politica della menzogna e delle falsità , non cadere in facili strumentalizzazioni. Oggi se sono lì a guidare una compagine alternativa a questo Sindaco uscente, è solo per amore della mia terra, scevro da interessi”.

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