Alcuni operai delle comunità montane vantano fino a venti mensilità arretrati, sindacati dichiarano lo stato di agitazione.
I sindacati Fai – Flai- Uila Regionali hanno dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori del comparto forestale. Presto, annunciano, ci saranno delle iniziative di protesta a livello locale mentre il 16 maggio è previsto un presidio presso gli uffici di Franco Alfieri consigliere del governatore De Luca per l’agricoltura.
Alla base della protesta il mancato sblocco della situazione dei forestali che vantano diverse mensilità arretrate. I sindacati evidenziano che nonostante il Patto Per lo Sviluppo della Regione Campania firmato tra il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca che servirà anche per il settore forestale, il problema non troverà soluzione nell’immediato “considerati i tempi lunghi necessari affinché i suddetti fondi siano materialmente disponibili nella tesoreria della Regione Campania e poi in quella degli Enti Delegati”.
E’ questa la motivazione delle continue proteste e lamentele dei lavoratori forestali Campani.
“Ricordiamo al Governo Regionale, al Presidente De Luca, al Consigliere Alfieri e ai massimi esponenti del PD Regionale che sono circa 20 le mensilità arretrate; come si può degnamente vivere, far fronte ai più elementari bisogni quotidiani se da 20 mesi, pur lavorando, non si riscuote un Euro?”, si legge in una nota di Fai – Flai- Uila.
“Tutti questi soggetti hanno assunto impegni e con quanto affermato nella varie dichiarazioni pubbliche hanno creato aspettative non esigibili, generando confusione e successivamente delusione e allarmismo – aggiungono – Nulla si è fatto per garantire una congrua anticipazione agli Enti Delegati per consentire di corrispondere parte delle mensilità arretrate ai lavoratori forestali propri dipendenti. Ad oggi ancora non sono superate le difficoltà esistenti per l’assunzione dei lavoratori forestali OTD storici delle Province con soluzioni esigibili in tempi brevi”.
“Anche le Comunità Montane – evidenziano i sindacati – fanno rilevare un ingiustificabile ritardo nella assunzione degli operai forestali Otd storici, pur avendo disposizioni in merito dall’Assessorato Regionale in applicazione dell’accordo sottoscritto lo scorso 23 marzo. Buio totale sul fronte della riforma della Legge 11/96 in materia di Forestazione e Bonifica Montana. Affossata l’unica ipotesi, condivisa dal sindacato, della creazione di una unica “Agenzia Pubblica” che semplifichi la governance del settore riducendo gli oneri e le lungaggini burocratiche”.
Intanto un operaio della Comunità Montana Alburni ha messo in mora l’ente. E’ tra i dipendenti che lamentano il mancato pagamento degli stipendi: 13 sono le mensilità insolute. “Valuteremo l’ipotesi di rivalerci legalmente sulla Regione per onorare gli impegni verso gli operai forestali”, è il commento del Presidente Pino Palmieri.