Venerdì si inaugura il primo ”Museo del suolo” in Italia

Previsti diversi percorsi per scoprire diversi affascinanti itinenari naturalistici

Di Redazione Infocilento

Previsti diversi percorsi per scoprire diversi affascinanti itinenari naturalistici

Pertosa, si inaugura venerdì 22 aprile 2016 il “Museo del suolo”, unico nel suo genere in Italia e fra i pochi al mondo. La struttura, nel cuore del Parco del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, sarà completamente fruibile dal primo maggio. Ideato dalla Fondazione MIdA (Musei Integrati dell’Ambiente), finanziato dalla Regione Campania, impiegando i fondi comunitari, con il patrocinio morale e la collaborazione della Commissione Europea, il museo impegna un’area espositiva di 1500 mq, divisa in più sale. Un grande formicaio stupirà i visitatori all’ingresso, svelando loro il tenace lavoro delle formiche tagliafoglia, il percorso continuerà per laboratori, schermi multimediali, sempre alla scoperta di quei tre metri di terra che sono sotto i nostri piedi fondamentali per la vita.

Il museo non è solo un punto di arrivo ma anche un punto di partenza, infatti da qui hanno inizio diversi percorsi naturalistici collegati, tra cui quello nelle famose Grotte, che si estendono per oltre tre chilometri sotto i monti Alburni ed attraversate dal fiume Negro, uniche in Europa, sono percorribili in barca. Un importante intervento riguarda anche le Grotte che dal primo maggio, lungo tutto il percorso di visita, saranno illuminate da un impianto illuminotecnico rivoluzionario ed ecocompatibile, che ha visto la posa di 3000 metri di fibre ottiche, consentendo così istallazioni audio e video.

Completa l’itinerario il Museo Speleo-Archeologico (MIdA 01) nel centro storico di Pertosa, dedicato all’eccezionale giacimento archeologico delle Grotte, testimone della continua presenza dell’uomo in loco dall’era paleolitica al medioevo. Sempre dal primo maggio, al MIdA 01 verrà aperta al pubblico la riproduzione a grandezza naturale, del duplice impianto palafitticolo protostorico scoperto nelle cavità, che nel 1600 a.C. costituiva parte dell’insediamento all’interno delle Grotte, l’unico in Europa ritrovato in ambiente sotterraneo.

 

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