Agropoli, Legambiente chiede nuovo sequestro di cavalli

Legambiente Italia chiede ora il sequestro preventivo anche dei cavalli che sono rimasti al proprietario.

Di Redazione Infocilento

Legambiente Italia chiede ora il sequestro preventivo anche dei cavalli che sono rimasti al proprietario.

“Nell’apprezzare l’intervento dei Servizi sanitari della Regione Campania e dei Carabinieri della Compagnia di Agropoli e dei NAS che il 15 aprile hanno, finalmente, trasferito 17 cavalli dei 38 che a luglio 2015 erano stati confiscati al proprietario, Legambiente denuncia l’urgenza di mettere in sicurezza i puledri e gli altri cavalli lasciati ancora nelle sue mani attraverso un sequestro preventivo e offre la propria disponibilità all’affidamento degli equidi”. E’ quanto si legge in una nota firmata dall’associazione.

“Da anni un commerciante di animali tiene in stato di generale abbandono cavalli e puledri che necessiterebbero di cure e ricoveri adeguati”, evidenzia Legambiente. “Gli animali – aggiunge la nota – circolano anche tra le strade del paese con rischi ripetuti ed evidenti anche per la pubblica incolumità. Dopo un blitz dei Carabinieri avvenuto il 15 luglio 2015, 38 equidi detenuti in stalle abusive furono confiscati e fu comminata una sanzione pecuniaria per 52mila euro quale conseguenza dell’accertamento di vari reati amministrativi. I cavalli vennero però lasciati in custodia al proprietario. Nel frattempo sono proseguite numerose segnalazioni di cittadini relative allo stato di abbandono dei cavalli e lo scorso 6 aprile l’Italian Horse Protection onlus, la Lega nazionale difesa del cane il Progetto Islander, alle presenza dell’on. Bernini, grazie al supporto del Comando stazione dell’Arma dei Carabinieri di Agropoli, hanno effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni degli animali”.

“I volontari – precisa Legambiente – si sono trovati davanti un quadro di grave maltrattamento: cavalli denutriti, alcuni affetti da laminite agli zoccoli, molti legati con corde corte che impedivano loro di muoversi o sdraiarsi, quasi tutti senza acqua né cibo e in condizioni igienico sanitarie pessime. Inoltre, dei 38 esemplari confiscati inizialmente, a seguito di un presunto furto denunciato dal detentore, sul luogo ne sono stati trovati soltanto una ventina, pertanto, le associazioni hanno chiesto l’affidamento degli equidi al fine di poter provvedere alle cure necessarie”.

Grazie al lavoro delle tre associazioni, a cui si è aggiunto l’impegno di Legambiente, lo scorso 15 aprile ha avuto luogo l’intervento congiunto di Regione Campania e Carabinieri della Compagnia di Agropoli e dei NAS di zone limitrofe, per trasferire i cavalli confiscati nel 2015 nelle strutture del Centro di incremento ippico di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Gli animali trasferiti sono stati in toto solo 17. “Gli altri cavalli presenti, che sembrano essere una decina di cui 2 puledri che sono stati separati dalle madri già trasferite – dice Legambiente – sono stati lasciati in mano al proprietario. Almeno 4 cavalli presenti nella lista di quelli già confiscati, invece, risulterebbero ‘spariti’, ossia non presenti nell’area, né inseriti nelle denunce di morte e/o scomparsa fatte dal proprietario dopo l’avvenuta confisca. Infine il giorno successivo all’intervento di trasferimento, sabato 16 aprile, molti cittadini hanno denunciato e fotografato la presenza di una dozzina di cavalli liberi sulla strada provinciale 184, nei pressi dello svincolo che porta alla spiaggia di Trentova, a dimostrazione di un numero maggiore di animali in stato di abbandono presenti nella medesima area”.

“Legambiente – conclude la nota – sta agendo d’intesa con le altre associazioni al fine di porre tutti gli animali al sicuro, curarli e ridare loro una chance di futuro, chiede quindi che le Autorità pongano in atto, con la massima urgenza, il sequestro preventivo di tutti i cavalli ancor oggi nelle mani del proprietario o di suoi complici”.

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