Domenica mattina a Vallo della Lucania si è svolta la manifestazione “Cominciamo dal campo”, l’ultima tappa del Progetto didattico “Dal campo al piatto”, che ha visto protagonisti gli allievi delle scuole primarie Aldo Moro e Pinto, in un percorso di apprendimento e di gioco con attività di osservazione, manipolazione e studio sui temi dell’agricoltura sostenibile, della dieta mediterranea e dei prodotti di filiera corta.
In piazza Vittorio Emanuele si sono svolti giochi a tema con i bambini divisi in quattro squadre per rappresentare le diverse stagioni; a Palazzo Mainenti, sede del Parco Cilento, si sono svolti poi i laboratori didattici e interattivi con responsabili delle filiere di prodotti tipici del Cilento, come le alici di menaica e con i produttori locali di olio d’oliva. Nelle sale del Parco sono state allestite mostre con lavori delle scuole sul tema dell’educazione alimentare, realizzati dagli allievi durante le attività programmate nel progetto promosso dalla pizzeria daZero, con la collaborazione di aziende agricole, dell’Ente Parco, del Comune e della BCC del Cilento. Particolarmente apprezzata dai visitatori è stata la mostra della Scuola Pinto, che ha presentato lavori originali, frutto di uno studio approfondito sui valori nutrizionali dei prodotti della dieta mediterranea. Di grande impatto visivo soprattutto i laboratori didattici, in cui i bambini hanno mostrato e spiegato come si pianta il grano e come si lavora la pasta a mano. A conclusione della mostra, gli allievi della Pinto hanno rappresentato una drammatizzazione del ratto di Proserpina, realizzata a conclusione di un modulo didattico sui miti della Magna Grecia. Le maestre che, insieme alla Direttrice didattica Annamaria Sottolano, hanno contribuito con grande competenza all’allestimento della mostra e alla messa in scena della rappresentazione teatrale sono: Alessandra Bruno, Patrizia Cuda, Alessia D’Amato, Francesca Di Paola, Susy Haslam, Mina Isoldi, Carmela Milione, Fedele Oricchio, Gaetana Oricchio, Anella Ricciardi, Ilda Tambasco. Sarà ancora possibile visitare la mostra nelle sale della Fondazione Monsignor Pinto.