La caserma resta ad Agropoli che ha già affidato il bando per la costruzione di una nuova sede. Ragni punta il dito contro Voza.
Ancora polemiche a Capaccio contro l’amministrazione retta dal sindaco Italo Voza. Ad alzare i toni l’ex vicesindaco Nicola Ragni il quale pone l’attenzione sulla questione sicurezza.
“Oggi sul nostro territorio vi è un’ innegabile recrudescenza di furti, omicidi ed altri atti delittuosi che la sola presenza delle forze attualmente in servizio, come Carabinieri e Polizia Locale, nonostante i loro sforzi, non riescono compiutamente a contrastare sia per l’enorme estensione del nostro territorio che per il notevole numero di abitanti e la contestuale presenza di numerosi extra-comunitari”, evidenzia Ragni. Un maggior supporto alle forze dell’ordine attualmente operanti sul territorio avrebbero potuto darlo gli uomini della guardia di finanza. La compagnia di Agropoli, infatti, alla ricerca di una nuova sede, avrebbe potuto trasferirsi proprio a Capaccio, presso i locali dell’ex macello con i fondi derivanti dall’accelerazione della spesa poteva essere riqualificato. “Grazie all’impegno del sottoscritto insieme ai Consiglieri comunali Marandino e Ciuccio fu possibile – spiega Ragni – recuperare delle somme che altrimenti sarebbero andate perse, e con le stesse è stato possibile realizzare i lavori di recupero e ripristino dell’immobile. Tali somme, stante l’immobilità amministrativa fin li avuta, erano praticamente già state perse e indirizzate verso altri comuni”.
Eppure per l’ex vicesindaco questa era “una storica occasione” per avere la finanza; un’occasione, però, andata persa.
“Il sottoscritto, dopo una lunga trattativa con i vertici Regionali, Provinciali e locali della Guardia di Finanza – spiega – aveva avuto la disponibilità da parte degli stessi a venire a Capaccio non appena i lavori sarebbero stati ultimati. L’intesa era stata raggiunta e sarebbe stato un colpo magnifico, sia sotto il profilo della sicurezza, in quanto si trattava di avere costantemente circa 50 militari, ai quali se ne sarebbero aggiunti in seguito altri con l’integrazione di altri reparti del corpo, che avrebbero assicurato, oltre al normale compito, il controllo della sicurezza sul territorio, e sia sotto il profilo del prestigio e dell’orgoglio campanilistico perché finalmente Capaccio avrebbe recuperato la presenza di un Corpo storico che già era stato anni addietro sul nostro territorio ed era andato perduto”.
Di qui l’accusa a Voza che avrebbe “effettuato un dietro-front negando lo stabile, ormai pronto, alla Guardia di Finanza destinandolo ad Uffici e servizi che attualmente già si trovano sul nostro territorio, senza nessun rischio di perderli, e che sarebbero potuti tranquillamente restare allocati dove erano”. “Miopia politica o altro? Francamente non lo so”, conclude l’ex amministratore.
Persa l’opportunità di trasferirsi a Capaccio, la finanza resta ad Agropoli. Il comune ha già affidato i lavori per la costruzione di una nuova caserma che verrà realizzata nei pressi del liceo scientifico “Gatto”