Secondo gli attivisti WWF l’installazione di lidi sulla fascia dunale avrebbe compromesso gravemente la situazione dell’area.
CENTOLA. Nuove polemiche degli ecologisti su talune criticità registrate sul territorio del Parco. In particolare l’attenzione è incentrata sulla fascia dunale di Palinuro. La stessa risulterebbe “compromessa gravemente, causa l’istallazione di tre lidi balneari su di essa senza il necessario nulla osta del Parco”.
“Nonostante questo già nel 2014 – spiega Paolo Abbate, attivista WWF – tre lidi balneari delle Saline hanno di fatto compromesso gravemente la vegetazione che fiorisce e si riproduce proprio tra luglio e agosto. Nulla sono valsi gli esposti di cittadini e associazioni nazionali ad impedire il presunto reato, anche perché non risulta che vi sia stato alcun controllo da parte delle autorità competenti”.
Quest’anno la situazione potrebbe addirittura peggiorare poiché già ad aprile “i materiali per l’istallazione dei lidi erano stati già portati nell’area antistante la duna”. Del caso è stato già informato il direttore dell’Ente Parco e il comune di Centola, ma al momento sottolineano gli ecologisti, nessun intervento è stato attuato, anzi, pochi giorni dopo la segnalazione i lavori di montaggio sono risultati già in fase avanzata.
“La legge dei delitti contro l’ambiente – avverte Abbate – dichiara che è punibile penalmente chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramente significativi e misurabili di un ecosistema, della biodiversità, della flora e della fauna. Quando l’inquinamento è prodotto in un’area protetta la pena (da due a sei anni) è raddoppiata”.