Castellabate supporta la legge sul passaporto ematico

Il comune al fianco dell'associazione Fioravante Polito. Si chiede di accelerare l'iter per la legge sul passaporto ematico.

Di Comunicato Stampa

Il comune al fianco dell’associazione Fioravante Polito. Si chiede di accelerare l’iter per la legge sul passaporto ematico.

Il Comune di Castellabate scende in campo al fianco della locale associazione “Fioravante Polito”, promotrice della Biblioteca, del Museo e del Premio “Andrea Fortunato”, per chiedere a Camera e Senato di accelerare l’iter per l’approvazione della proposta di legge sul passaporto ematico. L’Amministrazione comunale, infatti, ha approvato in consiglio comunale la mozione, presentata dal vicesindaco Luisa Maiuri, con lo scopo di velocizzare l’iter burocratico per l’approvazione della proposta di legge n.4074 recante “Disposizioni in materia di accertamenti e controlli sanitari per la tutela della salute di coloro che praticano attività sportive”. Con tale mozione, il Comune di Castellabate annuncia anche la volontà di intraprendere iniziative tese a divulgare tra le giovani generazioni l’importanza fondamentale dei controlli sanitari periodici per coloro i quali praticano attività sportive ad ogni livello, favorendo così la diffusione della cultura della prevenzione. “Lo sport è uno straordinario strumento di formazione e di aggregazione per i giovani, perché essi possono esprimere al massimo le proprie personalità e creatività, nonché hanno l’opportunità dì socializzare, comunicare e rapportarsi con gli altri coetanei, di imparare a rispettare le regole del gioco e ad essere leali con i propri avversari. – afferma il vicesindaco Luisa Maiuri – Allo stesso modo sono fondamentali i controlli medici e la prevenzione per evitare che possano verificarsi tragedie durante lo svolgimento di manifestazioni sportive, come purtroppo anche la cronaca recente ci ha mostrato. Con l’introduzione del passaporto ematico, che renderebbe obbligatori i controlli dei valori ematici e cardiaci, si potrà così tutelare la salute di ogni atleta, giovane e meno giovane, ed evitare che possano verificarsi anche in futuro altre tragedie. Infine, il passaporto ematico rappresenterebbe anche uno strumento per la prevenzione del doping”.

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