Il 50% sarà devoluto a varie iniziative che vanno dal miglioramento della segnaletica alla formazione sui temi della sicurezza stradale
Il comune di Ascea decide la destinazione dei proventi delle sanzioni derivanti da infrazioni al codice stradale,su proposta della polizia municipale del comune cilentano. In sostanza verrà applicato un decreto legge del 1992 che determina appunto come dovranno essere gestiti i proventi,con il 50% che deve essere destinato a: ” ricerca ed iniziative per fini della sicurezza stradale; assistenza e previdenza del personale di polizia locale; corsi di educazione stradale; interventi di miglioramento della circolazione stradale; potenziamento e miglioramento della segnaletica; redazione del piano urbano del traffico; fornitura di mezzi tecnici necessari ai servizi di polizia stradale; interventi in favore della mobilità ciclistica; interventi per la sicurezza e la tutela della fasce deboli che devono essere almeno il 10% della quota. Nella delibera della giunta di Ascea guidata dal sindaco D’Angiolillo sono stati definiti i criteri di ripartizione dei 20.000 euro spendibili (sono 40.000 quelli incassati): 8.000 andranno al potenziamento e al miglioramento della segnaletica stradale; 5.000 per migliorare le attività di controllo della Polizia Stradale; 3.000 ai progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana (realizzabili anche attraverso l’aumento delle ore di lavoro); 2.000 ai Corsi di educazione stradale nell’istituto comprensivo di Ascea; 1.000 per l’organizzazione di convegni e seminari e corsi di formazione ed altri 1.000 per le misure di assistenza e previdenza del personale.