Oggi con l’abbattimento di una cabina elettrica sono iniziati ufficialmente gli interventi di demolizione dell’ecomostro di Sapri.
Oltre cinquant’anni di storia ed ora finalmente l’epilogo: l’ecomostro di Sapri sarà abbattuto. Dopo decenni di polemiche, petizioni e soprattutto tante promesse non mantenute, questo pomeriggio sono iniziati i lavori che elimineranno da quell’area il cementificio. Le ruspe hanno buttato giù simbolicamente parte della cabina elettrica che avrebbe dovuto alimentare la struttura. Da domani, invece, si fa sul serio. Committente dei lavori la società Club Tirrenico, proprietaria dell’area. Le opere termineranno entro duecento giorni, pertanto potrebbero concludersi già entro la fine del 2016.
Inizialmente la giunta guidata dal sindaco Giuseppe Del Medico decise per l’esecuzione dell’abbattimento in danno, anticipando le spese di demolizione e smaltimento dei rifiuti speciali (circa 400mila euro), con la proprietà tenuta a presentare polizza fideiussoria a garanzia del recupero delle spese sostenute dall’ente. Poi la Club Tirrenico ha deciso di agire direttamente con l’abbattimento della struttura.
L’ecomostro di Sapri è una struttura di cemento armato che avrebbe dovuto avere il ruolo di cementificio. L’opera fu iniziata negli anni ’50 grazie ai contributi della Cassa del Mezzogiorno. Il fallimento della ditta appaltatrice, però, portò al blocco dei lavori che da lì non sono mai ripresi. Negli anni più volte le amministrazioni che si sono susseguite hanno annunciato di voler abbattere l’edificio che deturpava la costa del Golfo di Policastro. Ma nonostante in alcuni casi l’iter per arrivare alla demolizione fosse stato anche avviato le ruspe, fino ad oggi, non hanno mai iniziato i lavori.