Il sindaco è accusato di detenzione di materiale pedopornografico. Martedì prossimo un consiglio comunale infuocato.
E’ iniziato il processo a carico del sindaco di Rofrano Nicola Cammarano, con l’accusa di detenzione di materiale di tipo pedopornografico. Quando nel febbraio scorso i finanzieri di Vallo della Lucania, fecero visita al suo studio di commercialista, trovarono all’interno di un suo computer dei video e delle foto hard, sequestrando vari materiali comprensivi di faldoni e computer. Inizialmente le indagini partirono su alcune contabilità seguite proprio dallo studio di Cammarano, ma i finanzieri trovarono tale sorpresa. Di questo caso se ne occuperà anche il consiglio comunale di Rofrano convocato sia martedì prossimo che venerdì 15 aprile.I consiglieri di minoranza: Giuseppe Viterale, Michele Pellegrino e Nicola Mazzeo hanno accusato apertamente il sindaco, il quale non avrebbe risposto a ben 9 interrogazioni, tra il luglio 2014 ed il novembre dello stesso anno. I punti all’ordine del giorno riguarderanno anche altre questioni quali la cura delle aree interne, le case popolari,ed il parco avventura. Cammarano si è sempre difeso dalle accuse,denunciando un complotto politico che avrebbe subito dall’opposizione consiliare.