Ecco la proposta del comitato Sicignano-Lagonegro che propone treni-navetta da e per Salerno per promuovere il territorio, facendolo uscire dall’isolamento.
Nei giorni scorsi il Governatore Vincenzo De Luca ha annunciato che l’alta velocità difficilmente potrà approdare nel Cilento a causa dell’inadeguatezza dei marciapiedi delle stazioni ferroviarie. In alternativa il presidente della giunta regionale ha paventato l’ipotesi di istituire dei treni regionali che facciano da navetta tra il Cilento e Salerno per collegare con l’Alta Velocità anche le zone della provincia, in attesa dell’adeguamento infrastrutturale del rialzamento dei marciapiedi. Insomma l’obiettivo è quello di collegare le zone dell’entroterra e costiere della provincia con il capoluogo per consentire l’afflusso di turisti e cittadini verso e da Salerno. A questa proposta si è “agganciato” anche il comitato che da anni combatte per la riapertura della Sicignano-Lagonegro. Qui, la chiusura della strada ferrata ha portato all’attivazione di autobus sostitutivi. “E’ francamente poco credibile pensare che un turista proveniente ad esempio da Roma approdato a Salerno con il Frecciarossa in tempi rapidissimi (meno di due ore) poi vada a cercare un autobus o salga su un treno regionale per Battipaglia per prendere l’autobus sostitutivo Trenitalia e raggiungere Padula per visitare la Certosa”, spiegano dal comitato. Di qui si propone nuovamente la riapertura della Sicignano – Lagonegro, sospesa dal servizio dal 1987, “che potrebbe essere riutilizzata con treni-navetta”. La strada ferrata, sostengono dal comitato, “potrebbe vivere e contribuire attivamente allo sviluppo turistico ed economico del territorio grazie a dei treni regionali che facciano da tramite tra capoluogo e centri valdianesi. Se la proposta del Comitato, seppur traslata in altra zona, è stata fatta propria da Vincenzo De Luca, viene da pensare che sia effettivamente un mezzo intelligente per collegare Salerno ai centri vicini e consentire sia ai cittadini del Vallo di fruire di un trasporto pubblico efficiente ed ecologico su ferro per raggiungere l’Alta Velocità, sia ai turisti di fare una passeggiata alla Certosa di Padula, al Battistero di San Giovanni in Fonte, al centro storico di Teggiano, alla Valle del Tanagro assaporando la sopraffina gastronomia locale ed entrando in contatto con le bellezze paesaggistiche del Parco fino a sconfinare in Basilicata con Lagonegro”. “Per alcuni forse è un’utopia – concludono dal comitato – ma il progetto delle navette va a suffragare la tesi concreta della necessità di un ripristino che forse spaventa ma non va abbandonato poichè rappresenta l’unica grande opera in grado di far uscire dall’isolamento il Vallo”.