A distanza 9 anni, scopritore e biologo Cinelli rilancia tutela
Un laboratorio marino a pochi metri di profondità sulla costa del Parco del Cilento e del Vallo di Diano, in Campania, che ospita organismi di dimensioni molto più grandi di quelli che vivono normalmente lungo le coste. È la Grotta Azzurra di Palinuro, nota località del comune di Centola che ospita organismi marini con caratteristiche simili alle forme di vita scoperte a 3.500 metri di profondità dal sommergibile ‘Alvin’ della Woods Hole Oceanographic Institution di Boston, a largo delle Isole Galapagos.
Nove anni fa l’Sos per questo ambiente unico “non solo in Italia ma forse nel mondo”, affermano gli esperti. Allora i biologi presero posizione contro il turismo di massa, le troppe barche e i troppi sub inesperti. Al primo allarme dell’agosto 2007, seguì quello del 2009 per lo ‘sprofondamento’ delle madrepore giganti.
Oggi la Grotta Azzurra sembra aver resistito all’assalto dei vacanzieri grazie però a una ‘rinascita’ delle coscienze. A fare il punto della situazione è il biologo marino e docente di ecologia marina all’Università di Pisa, Francesco Cinelli, che nel ’92 portò alla ribalta l’eccezionalità di questa Grotta per poi lanciare gli allarmi. “Oggi, a quanto sono riuscito a capire – ha spiegato Cinelli – la situazione è in ripresa e ho potuto constatare sabato scorso, entrando con una barca, insieme con un gruppo di studenti di scuola media, che le colonie di Astroidi hanno rifatto la loro comparsa anche vicino alla superficie da cui erano scomparsi negli anni passati”.