Capaccio, riapertura dell’ufficio del giudice di pace: presentata interrogazione

Il gruppo Altracittà accusa: dopo le dimissioni del vicesindaco Ragni dell'iter per la riapertura dell'ufficio del giudice di pace non si è saputo più nulla.

Di Ernesto Rocco

Il gruppo Altracittà accusa: dopo le dimissioni del vicesindaco Ragni dell’iter per la riapertura dell’ufficio del giudice di pace non si è saputo più nulla.

Il gruppo “Altracittà” ha presentato un’interrogazione al sindaco Italo Voza chiedendo di avere notizie sull’iter per arrivare alla riapertura dell’ufficio del giudice di pace. “Prima delle dimissioni – spiegano – si era fatto carico delle vicissitudini e dell’evolversi dell’iter burocratico l’ex vicesindaco Nicola Ragni il quale, sempre disponibile, oltre ad aggiornare il Movimento Altracittà e chiunque ne facesse richiesta, spronava l’addetto di turno per raggiungere l’obiettivo sperato”. A seguito delle dimissioni di Ragni, però, il risschio è che la vicenda possa essere dimenticata. “Il Ministro – ricordano da Altracittà – avrebbe dovuto, previa firma del decreto, disporre la riapertura degli Uffici del Giudice di Pace in Capaccio entro marzo 2016. A oggi non è dato sapere quale sia la reale situazione della vicenda, chi sia il funzionario responsabile del procedimento e se, effettivamente, l’ufficio sarà ripristinato”.

“Ricordiamo ai cittadini che il Comune di Roccadaspide, quello di Agropoli e di Eboli, hanno Uffici del GdP perfettamente funzionanti ed i loro residenti si avvalgono di tale tutela. I cittadini di Capaccio, al contrario, sono costretti, per tutelare i propri diritti a rivolgersi al Giudice di Pace di Salerno, competente per territorio con notevole aggravio di spese e costi legali”, ricordano dal gruppo politico che quindi ha protocollato formalmente l’interrogazione tramite il consigliere Franco Longo, per chiedere al sindaco Italo Voza di chiarire la situazione.

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