Us Agropoli, Cardinale in esclusiva: “Io e i miei compagni lotteremo fino alla fine”

Di Redazione Infocilento

Continua la marcia di preparazione dell’Us Agropoli in vista della cruciale sfida alla Palmese di domenica prossima. Nella giornata di giovedì Santosuosso ha svolto lavoro tattico per sistemare al meglio gli schemi che dovrebbero colpire la difesa calabrese. Al termine dell’allenamento abbiamo raccolto, in esclusiva, le parole del capitano Roberto Cardinale, colonna della difesa dei delfini di questa stagione.

Annata travagliata quella dell’Agropoli nella quale anche la fortuna sembra aver voltato le spalle alla squadra.
Si, per vari motivi è a tutti gli effetti una stagione travagliata però mancano sei partite e dobbiamo fare di tutto per portare a casa questa salvezza molto importante per la città di Agropoli.

Con la Palmese si chiude un trittico di partite nelle quali, non ci nascondiamo dietro a un dito, l’Agropoli doveva fare di più. Un punto solo fino ad adesso è davvero poco considerata l’importante delle partite.
Si, è vero. In questo mestiere però si guarda solo al recente passato, io invece guarderei dall’inizio a tutti i problemi che abbiamo avuto. Penso alla questione “Guariglia” di inizio stagione, ai problemi avuti con lo staff sanitario, alla squadra rivoluzionata rispetto all’inizio della stagione. Tante cose che pesano anche se è vero che un punto nelle ultime due è poco. Bisogna fare qualcosa di più sicuramente. Anche gli arbitri ci hanno penalizzato, quindici rigori contro non mi erano mai capitati. Sono convinto che hanno qualcosa da scontare con l’Agropoli, ho visto situazioni strane e atteggiamenti che fanno sorgere dubbi. Ma come ho detto ai miei compagni dobbiamo giocare anche contro di loro e raggiungere questa salvezza.

Adesso l’Agropoli ha subito l’occasione per riscattarsi. I delfini si giocano un buon 50% della salvezza nel prossimo turno?
Non lo so, con i pronostici non sono bravo e non l’ho mai fatto. Anche la Palmese avrà voglia di salvarsi, sarà un partita che vincerà chi sbaglierà di meno senz’altro. Giocare fuori casa nel finale di stagione è sempre più facile, si pensa a difendersi con la speranza di ripartire e far male. Purtroppo il nostro campo non ci aiuta, non riusciamo neanche ad allenarci durante la settimana. Però dobbiamo passare su tutto e buttare il cuore contro l’ostacolo.

Abbiamo letto in settimana il comunicato dei tifosi che chiedevano aiuto alla città. Ti aspettavi, durante quest’anno, un seguito così misero nei confronti della prima squadra?
Partiamo sempre dall’inizio, per tre mesi abbiamo giocato in trasferta a porte chiuse. Il pubblico, quindi, non ha tutte le colpe. Vedevo i ragazzi arrampicati sui muri di cinta dello stadio di Santa Maria ma di certo non si poteva chiedere alle famiglie di fare altrettanto. Magari si sono appassionati più al basket che ha iniziato bene fin da subito, ma al di là di questo ho notata tanto scetticismo verso la squadra. Come se la squadra non appartenesse alla città, una città non piccola che senza dubbio può portare un buon numero al campo. Non parliamo di cifre eclatanti ma effettivamente quelli che vengono sono davvero pochi. Per Agropoli è un fiore all’occhiello, abbiamo un impianto che tutti ci invidiano. Sono dispiaciuto ma bisogna ammettere che una squadra che deve salvarsi ha bisogna di basare la sua stagione sulle partite casalinghe e, mi ripeto, giocare tre mesi fuori pesa molto. Sono cose che ho denunciato in tempi non sospetti e lo faremo anche in futuro, queste sono cose che segnano il cammino di una squadra e non cadiamo nell’errore di vedere solo i punti persi nelle ultime partite. Magari se fossimo partiti senza questi nei magari adesso parleremo di altri obiettivi.

Cardinale nella sua carriera ha giocato il calcio che conta. Ti aspettavi un campionato così difficile alla tua prima stagione tra i dilettanti?
I campionati sono tutti difficili ma a prescindere dagli avversari le difficoltà maggiori sono quelle che si trovano nella propria squadra. Quando non si fanno le cose per bene, serio e professionale. Tutto queste cose fanno una partita, un’annata, un andamento generale. Il campionato è difficle, senza dubbio. Le prime tre sono più forti delle altre ma per il resto avremmo potuto stare lì prima di Gennaio, certo è che con l’organico post mercato qualcosa abbiamo perso. Ma lotterò fino alla fine, con i miei compagni. Ho investito tutto me stesso in quest’avventura e non me la lascerò scappare.

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