Il14 marzo è iniziata alla Camera la discussione sul progetto di legge relativo alle norme per la limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale. Era ora perché lo spreco, ad esempio, di generi alimentari è diventato veramente insostenibile.
Infatti secondo la FAO “buttiamo troppo cibo sulla tavola. I peggiori sprechi nel mondo sono legati a frutta, verdura e tuberi: addirittura il 45% di questi prodotti freschi viene perso. Subito dopo frutta e verdura, subito dopo troviamo i cereali. Di questi ne viene perso il 30%. A seguire pesce e carne, il cui spreco incide rispettivamente per il 30% e il 20%” (TuttoGreen , 14 marzo 2016).
Anche l’Onu avverte che nel 2050 aumentando la popolazione mondiale, che supererà i nove miliardi di individui, la richiesta di cibo aumenterà ulteriormente: ma il nostro Pianeta non può garantire risorse per tutti.
Una soluzione ci sarebbe e pure facile, ma proprio perché facile non viene presa in considerazione: ridurre prima di tutto gli sprechi, e poi modificare radicalmente gli stili di vita dei consumatori finali. Si continua infatti ad essere spreconi malgrado la crisi economica e la continua informazione sul problema.
Problema che investe gravemente anche l’ambiente. Quanta acqua, energia , terreno consumati inutilmente per produrre cibo che viene poi gettato!