Il problema si manifesta sempre di più, ad essere coinvolte sono soprattutto le donne. Ecco un modo per risolverlo.
Sette italiani si dieci manifestano disturbi del sonno . Quattro su dieci hanno difficoltà ad addormentarsi, mentre tre su dieci hanno diversi risvegli durante la notte. Inoltre, fra i ‘disturbati’, due persone su dieci si svegliano sempre molto prima del trillo della sveglia. Sono i risultati di un sondaggio dell’Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, al quale hanno risposto 900 persone.
“L’insonnia non va sottovalutata – spiega Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta, presidente dell’Eurodap, commentando i dati del sondaggio pubblicato sul sito dell’Eurodap (www.eurodap.it) – Dai dati è emerso che il 10% del campione ha difficoltà molto gravi nell’addormentarsi e sono soprattutto le donne ad avere disturbi del sonno, mentre gli uomini hanno più spesso risvegli precoci”. Si tratta di sintomi assolutamente da non sottovalutare. “Rappresentano chiaramente che a livello emotivo siamo in allarme, ci sentiamo minacciati e a lungo andare si possono avere ripercussioni importanti sul nostro stato fisico e psicologico: possono creare problemi nella sfera lavorativa, sociale e relazionale. Le cause possono essere di vario tipo, tra di esse ci sono sicuramente l’accumulo di stress e l’ansia”, afferma l’esperta.
In occasione della Giornata mondiale del sonno, che ci celebra il 18 marzo, l’Eurodap ha promosso un’iniziativa che si propone di accogliere tutti coloro che vivono uno stato di stress psicofisico e che hanno problemi d’insonnia, fornendo loro una visita gratuita psicologica con la valutazione dello stress e dell’ansia. “Riconoscere e imparare a gestire lo stress è una condizione essenziale per migliorare la nostra qualità del sonno e preservarci da patologie che nel tempo possono divenire anche molto gravi”, afferma Vinciguerra. Indagate e individuate le cause, possiamo però ricorrere a semplici accortezze, alimenti e integratori, per regalarci un sonno migliore, suggerisce Serena Missori, specialista in Endocrinologia, Diabetologia e Nutrizione e autrice di ‘Allenati, mangia, e sorridi – Riequilibra l’intestino e torna in forma con il programma RE-Start’.
“Non andare a letto con lo stomaco troppo pieno, ma invece addormentarsi sul fianco sinistro: in questo modo si facilita la digestione, si evita o si riduce il reflusso, e non siamo disturbati da una digestione laboriosa”, dice Missori all’AdnKronos Salute. Inoltre è bene evitare alimenti che stimolano il sistema nervoso svegliandoci, “come i formaggi stagionati ricchi di tiramina, le bevande contenenti caffeina e teina. Meglio mangiare l’avena in grani, fiocchi o berne il latte perché facilita la sintesi di melatonina, un neuro-ormone del sonno e della rigenerazione cellulare con effetto anti-aging ed anti-stress. Quando è la stagione giusta, mangiare una manciata di ciliege che sono naturalmente ricche di melatonina”.
Secondo Missori è anche utile “mangiare una manciata di noci o mandorle, che stimolano la sintesi di melatonina e sono ricche di magnesio che è rilassante. Non tenere la televisione accesa in camera da letto perché gli stimoli luminosi che arrivano all’occhio inibiscono la produzione di melatonina, così come la luce che arriva da un cellulare tenuto vicino al volto poco prima di addormentarsi. Bere una tisana al biancospino o alla passiflora migliora il rilassamento psichico e muscolare favorendo l’addormentamento, riducendo anche le tensioni emotive con un effetto sedativo delicato, affinché ci si possa risvegliare energici e rigenerati”.
L’esperta consiglia di assumere una dose da circa 200 mg di magnesio perché migliora il rilassamento e la qualità del sonno. E ancora: “Fare respiri profondi non appena ci sdraia a letto, contrarre e decontrarre velocemente le gambe e le braccia sbuffando. Questo consente una migliore percezione delle varie parti del corpo, di quali siano tese e quali rilassate”. E aiuta a liberarsi delle tensioni e ad affrontare una notte di riposo.