Vallo della Lucania: minori nel centro scommesse, scatta la chiusura

Due adolescenti trovati in un centro scommesse a Vallo della Lucania. Scatta la chiusura del centro.

Di Comunicato Stampa

Due adolescenti trovati in un centro scommesse a Vallo della Lucania. Scatta la chiusura del centro.

I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Vallo della Lucania, nell’ambito delle attività di contrasto del gioco d’azzardo e delle scommesse clandestine, hanno dato esecuzione ad una intensa attività di prevenzione e repressione finalizzata alla scoperta di illeciti in materia di apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento e del gioco d’azzardo e della raccolta delle scommesse. L’attività svolta è stata caratterizzata da una serie di controlli presso diversi esercizi commerciali, mirati alla ricerca di quelle apparecchiature, che pur perfettamente funzionanti, non risultavano essere collegate alla rete telematica dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Nel corso di detti controlli si è appurato che una in una ricevitoria acconsentivano a minorenni di giocare indisturbati, circostanza vietata in modo categorico dalla Legge che, infatti, dispone l’obbligo, in capo ai titolari degli esercizi commerciali, dei locali o dei punti di offerta dei giochi con vincite in denaro, di identificare i minori d’età mediante la richiesta di esibizione di un documento d’identità, eccezion fatta in quei soli casi in cui la maggiore età sia manifesta. Nello specifico, sono due gli adolescenti individuati nella ricevitoria dalle Fiamme Gialle che, da tempo, è impegnata in maniera costante nel contrastare gli illeciti del settore, rivolgendo particolare attenzione in favore delle fasce più deboli della collettività. A seguito di tale controllo è stata eseguita, da parte dei Finanzieri vallesi, la notifica del provvedimento di chiusura del punto di offerta di gioco all’interno dell’esercizio commerciale per un periodo di 10 giorni, così come disposto nell’ordinanza emessa dall’Ufficio dei Monopoli – SOT di Salerno. Alquanto severe, altresì, le sanzioni amministrative, contestate al titolare della ricevitoria, la cui posizione, in ossequio al dettame normativo, sono ora al vaglio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l’applicazione, a diverso titolo, di una sanzione pecuniaria che potrà variare da 5.000 a 20.000 euro.

Condividi questo articolo
Exit mobile version