Il Parco realizzerà una banca dati ed un archivio digitale per il censimento, il recupero, la tutela e la promozione delle piante autoctone.
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni costituirà una banca dati ed un archivio digitale per il censimento, recupero, tutela e promozione dell’antico germoplasma vegetale autoctono coltivato e selvatico.
L’ente, infatti, ha disposto l’acquisto di 140 schede fenologiche ed etnobotaniche elaborate durante le fasi stagionali e relative agli ecotipi del patrimonio agricolo tradizionale del Parco (costo di € 50 ciascuna). Queste ultime sono state elaborate dal professore Nicola di Novella, naturalista, geobotanico ed esperto del territorio, ideatore e direttore scientifico del Museo delle Erbe di Teggiano e del Museo Vivente della Valle delle Orchidee e delle Antiche Coltivazioni di Sassano.
L’opera che acquisirà il Parco sarà costituita da schede descriventi la tipologia, l’origine, le caratteristiche intrinseche e l’area coltivata e sarà consegnata in formato cartaceo ed informatico. In questo modo l’ente potrà costituire una banca semi da realizzare presso il Centro Studi e Ricerche della Biodiversità di Vallo della Lucania.