L’Haereditas sfrattata dal comune, la squadra ora “cerca casa” ma sul caso non mancano le polemiche.
«La società calcistica Haereditas non contribuisce alle spese di gestione del campo. Tale situazione obbliga l’Ente a revocare l’utilizzo dell’impianto sportivo in località Malagenia nella frazione Eredita». Recita così la comunicazione inviata da Michele Apolito, sindaco di Ogliastro Cilento, ad Armando Celso, presidente della squadra incriminata. Apolito fa riferimento a delle spese che consistono nell’acquisto del gas da utilizzare nell’impianto docce. La spesa è stata sostenuta da un’altra società, la Virtus Eredita, che gioca e si allena sul medesimo campo. Quest’ultima, tramite il suo presidente, ha chiesto all’omologo Celso di contribuire all’acquisto del combustibile riconoscendo metà della spesa. Celso ha rifiutato l’invito e si è giustificato dicendo che «lo scorso anno la Virtus ha usufruito gratuitamente dell’impianto sportivo e il rifornimento è stato pagato interamente dalla mia società – scrive – senza nulla a pretendere da nessuno». I dirigenti della Virtus hanno quindi revocato all’Haereditas il permesso di utilizzo del campo. Quella di Apolito e della Virtus sembrerebbe una normale presa di posizione ma Celso non ci sta e denuncia la situazione ritenendola una manovra politica. Il presidente affida ad una lettera aperta, protocollata presso gli uffici comunali, tutta la sua amarezza. «È un provvedimento molto duro, ma vedendo chi ha fomentato questa proposta non mi stupisce più di tanto – si legge nel documento – allo stesso modo non mi stupisce che l’amministrazione si scagli contro la mia persona. Se il tutto nasce da un astio nei miei confronti sono disposto a rassegnare le dimissioni per tutelare società, tesserati, soci e tifosi». Celso, amareggiato da quanto accaduto, dichiara che sta riflettendo sulla possibilità di ritirare la squadra dal campionato.